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17 novembre 2023 5 17 /11 /novembre /2023 16:53

 

 

 

Questo libro è un viaggio nelle armi del futuro, fatto attraverso una rete densissima di suggestioni tecnologiche, purtroppo reali, che vengono descritte a ritmo serrato. Ognuna di tali suggestioni viene esaminata partendo dai materiali disponibili anche sul sito noGeoingegneria,com.

Di seguito ne riporto una piccola manciata.

Nexus 7 é il nome di un robot umanoide di Blade Runner, e anche il nome di un programma di “contro insurrezione computazionale”. Si intuisce già dal nome di cosa si tratta: tecniche per il controllo sociale. L’obiettivo è il controllo dei comportamenti di massa.

Mentre leggevo il libro seguivo le vicende del progetto che si sta sperimentando nella città di Trento ove é in atto la installazione di oltre seicento videocamere lungo le strade. Ma oltre alle camere ci sono anche i microfoni; a che servono? Beh, é certo che si tratta di una infrastruttura tecnologica che va già oltre il semplice riconoscimento facciale per la sicurezza… si tratta di data mining e Analisi Predittiva.

Sono concetti non ancora conosciuti dal grande pubblico ma destinati a diventare pane quotidiano tra pochi anni. Come è stato per gli smatphone. Buona parte delle funzioni di controllo dei comportamenti pubblici e privati verranno affidate alla gestione da parte di algoritmi di intelligenza artificiale capaci di comprendere quando e come si sta preparando una rapina o una manifestazione politica ecc. La polizia e le forze dell’ordine pertanto si attiveranno su input impersonali che non controlleremo più, perché quelle decisioni saranno autogestite da un universo di algoritmi interattivi che si autoalimenta con i metadati. Non dipenderanno da noi, dalle informazioni che mettiamo nel computer, ma ci diranno loro cosa mettere nel computer.

Ora, il libro non parla del caso Trento ma la materia é la stessa. E quel caso ci insegna che la popolazione non é ancora in grado di avvertire il rischio di queste novità. Ecco, questo libro ci aiuta a preparaci.

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Questo libro di Fracassi, nel suo primo capitolo sugli  ASSASSINI INCONSAPEVOLI, riassume le informazioni sull’assassinio di Robert Kennedy e colloca Shiran Shiran, colui che è ancora in carcere con l’accusa di averlo assassinato, tra i casi di persone trattate psicologicamente dagli esperimenti della CIA 1955/1970 (elettrochoc, ipnosi, LSD ecc.) nell’ambito del programma MK-ULTRA. Shiran sarebbe un assassino programmato per essere presente alla sparatoria e poi programmato per non ricordare. Ma non fu lui a sparare il vero colpo mortale su Robert, fu una persona che si trovava moto più vicino come dimostrerebbe l’autopsia. Shiran sarebbe servito da parafulmine del vero killer professionista. Un uomo di paglia programmato per trovarsi al posto giusto nel momento giusto e sparare a casaccio.Più avanti il libro si occupa di svariate casistiche connesse con esperimenti simili compreso LSD ecc. portati avanti da DARPA (Defence Advanced Research Project Agency) sulla scia tracciata dallo scienziato informatico psicologo Licklider (1915 – 1990).

Il processo di condizionamento inizia con la “dissociazione” del soggetto fin dalla tenera età. Traumi provocati da abusi sessuali o altre metodiche come l’elettroshock producono disturbi di personalità multipla con una scissione della mente in più personalità. Ulteriori condizionamenti come l’ipnosi o metodiche coercitive e psicofarmaci predispongono il soggetto ad una “programmazione”. Anche la musica, attraverso tonalità variabili, ritmi e parole permette controllo mentale.

Le prime ricerche della scienza comportamentale risalgono alla fine dell’Ottocento. In Inghilterra ed in Germania, al Kaiser Wilhelm Institute, si conducono i primi studi psichiatrici che poi convergono a Londra nel 1921 con la nascita dell’istituto Tavistock.

 All’epoca l’approccio si focalizzava sulla eugenetica e il controllo ereditario nell’accoppiamento. E col nazismo abbiamo Himmler a capo del progetto Lebensborn, col quale vengono selezionati bambini ariani che formeranno l’esercito perfetto del Terzo Reich. Sempre sotto l’ombrello politico nazista Joseph Menghele studiava ad Auschwitz le modifiche genetiche per il controllo del comportamento. A Dachau il controllo mentale veniva studiato con ipnosi e mescalina.

L’obiettivo finale di queste ricerche è quello di evolvere l’individuo da soggetto ipnotico programmabile a soldato obbediente nonché suddito perfetto. Questo è l’arco ideale di riferimento.

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Mi soffermo poi sul tema della COGNIZIONE AUMENTATA, nel capitolo sui robot (pg 95) perché conduce al tema della Intelligenza Artificiale della quale il testo tratta le potenzialità nell’uso militare.

I computer possono fare calcoli più velocemente del cervello umano e lo sviluppo delle loro potenzialità è molto più veloce e superiore a quello umano il quale invece resta sempre lo stesso. Horovitz, noto sviluppatore di algoritmi che analizzano metadati, ha lavorato sulla possibilità di combinare la psicologia cognitiva con l’informatica affinché fosse il cervello umano a lavorare più velocemente coi computer. Esperimenti effettuati con l’uso di caschi con sensori per rilevare segnali cerebrali. Si cercarono indicatori dello stato cognitivo come elettroencefalografia e monitoraggio della pupilla. Tutto questo fu anche rappresentato in un cortometraggio voluto dalla Darpa e realizzato dal regista Alexander Singer sullo stile di Star Treck. Questo programma di ricerca si concluse nel 2007.

 

 Nel quinto capitolo si vedono anche le peripezie che portano ai “satelloni” ovvero pseudo satelliti simili a droni che sorvegliano la terra dall’atmosfera sin dal 2017. Qui c’é l’impegno dell’ESA, l’agenzia spaziale europea, che guarda alla prospettiva del 5G. Poi c’e la storia di Elon Musk con la sua Space X. Quindi la rete di satelliti per comunicazioni IRIDIUM NEXT sviluppata da una joint venture che coinvolge anche la nostra Leonardo. Quindi si arriva all’evento organizzato il 17 settembre 2018 dalle forze armate tedesche sull’uso del 5G per la sicurezza. In tale occasione venne ufficialmente spiegato che “frequenze sono il potere del futuro” e che i chip sono già ovunque: nel cellulare, in macchina, nelle telecamere e nel nostro abbigliamento. (Eventi come come questo vengono normalmente trattati con scarsa visibilità tele giornalistica ed accompagnati da articoli che attaccano e ridicolizzano come sciocco complottiamo coloro che informano l’opinione pubblica).

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L’uso della Intelligenza Digitale sul campo di battaglia è l’altro punto di interesse del settore militare perché permette la superiorità in combattimento grazie alla elaborazione di enormi quantità di metadati. E se questo veniva affermato già nel 2018 possiamo star certi che la guerra ucraina é stata una manna per i test sperimentali. Questo é il vero terreno di competizione globale tra Stati Uniti, Cina e Russia.

Fracassi e Tortora poi ci ammoniscono che i nuovi progetti di riarmo sono soprattutto digitali e vengono nutriti dalle infrastrutture di comunicazione in una prospettiva di digitalizzazione che diventa strategico oggi estendere soprattutto alle città. Questa digitalizzazione ed etero direzione delle tattiche assume sempre più un valore tattico/ strategico: un po’ quello che in passato avevano le mappe del campo di battaglia. “Bisogna essere sempre un passo più avanti di tutti gli altri”. Ci sono torri 5G montabili e smontabili in un’ora per trasferimenti operativi sotto controllo satellitare. “Le più importanti applicazioni del 5G saranno realizzate non in campo civile ma in campo militare” (Dinucci 121).

 

Altre chicche riguardano raggi laser, armi a microonde ecc. ma mi ha colpito in particolare questa sulle Smart Dust o polveri intelligenti perché Assange ne parlava prima di essere tacitato. Esse possono diventare una nuova classe legale di armamenti. Lui le definiva “nano tecnologie capaci di attivarsi interagendo con il mare di radiazioni elettromagnetiche nel quale siamo immersi. E questo mi fornisce una motivazione, peraltro non dichiarata, sulle vere ragioni per le quali vengono elevati da più di dieci anni anche in Italia i limiti legali di immissione (in atmosfera) delle onde elettromagnetiche.

Ebbene pensiamo ad una possibilità di distribuzione in aerosol ed inalazione polmonare. Depositandosi nelle vie respiratorie possono svolgere varie missioni patologiche. Possono essere esplosive. Ma il punto terribilmente attuale è dato dal fatto che esse sono connesse con una intelligenza artificiale. Si tratta quindi di miliardi di computer microscopici. Captano calore, suoni e movimenti. Si attaccano agli indumenti, intercettano conversazioni e trasmettono informazioni ai  satelliti.

Le batterie possono alimentarsi con le vibrazioni e le variazioni di temperatura. Questa tecnologia è  stata sperimentata in Afghanistan cospargendo le nubi. Sono stati incorporati nelle tute dei marines e sono visibili in notturna ai raggi infrarossi. Fluttuano nelle correnti d’aria.

Tutte cose difficili da credere se non si è preparati, tutte cose facilmente liquidabili come complottismo. Occorre invece mente aperta per comprendere che AI, l’intelligenza artificiale, permette armi che operano senza supervisione umana. Sono perfette per sopprimere la popolazione civile e, a differenza degli esseri umani, non devono essere persuasi per commettere atrocità. Essi sono l’arma low cost per eccellenza.

 

 

 

 

 

 

 

 

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