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13 dicembre 2012 4 13 /12 /dicembre /2012 00:22

Giovetti-fdm.JPGLa fine del mondo esiste, l’errore sta nell’approccio calendaristico, ovvero la pretesa di metterci una data. Questo in sostanza è quello che dice la Chiesa Cattolica col recente discorso del Papa che ha commentato il vangelo di Marco in un passaggio la cui lettura viene affidata dalla Chiesa Cattolica alla liturgia della XXXIII domenica fra anno (caduta quest’anno il 18 Novembre).

Paola Giovetti, prolifica autrice di ricerche e compendi su temi esoterici e spirituali, nel 2008 è uscita con 150 pagine dedicate alla fine del mondo del 2012. L’ho ripresa in mano in questi giorni per rispolverarmi varie curiosità connesse con tale tematica. Nelle pagine 135 e seguenti ella ci ricorda, tra l’altro, la figura di Jakob Lorber, lo scrivano di Dio (pg 135 e segg.).

 Costui il 15 Marzo 1840 a Graz, quarantenne musicista sloveno, ricevette dal mondo superiore l’ordine di scrivere. E lui lo fece per i successivi 24 anni rinunciando ad una carriera di musicista che gli avrebbe dato la  sicurezza economica. Egli produsse una enorme quantità di manoscritti, pari ad oltre diecimila pagine di stampa, senza riceverne alcun profitto e, nemmanco, cercarlo.

Uno scrittore no profit, o meglio un profeta no profit i cui scritti sono, nella loro interezza, nominati “Nuova Rivelazione” ed integrano i Vangeli senza sostituirvisi. Egli prevede il vuoto spirituale dell’uomo di oggi, duemila anni dopo Cristo, e preconizza un uso autodistruttivo del progresso scientifico: inquinamento, malattie e catastrofi naturali. Il punto intrigante però sta nelle sue previsioni scientifiche che, secondo quanto afferma Giovetti, si sarebbero oggi rivelate vere in termini molto precisi. Ad esempio le particelle sub atomiche che Lorber enuncia e delle quali descrive con estrema precisione la durata di vita, affermando che essa è la trilionesima parte di un secondo, come in effetti è.

Ora, se le sue previsioni scientifiche sono di tale esattezza si può credere che siano altrettanto attendibili le profezie spirituali che parlano di salvezza e redenzione. Ma il punto che interessa qui è che Lorber, sotto dettatura di Dio difronte al problema del “quando” ciò sarebbe avvenuto, scrive (pg 140):

E’ cosa che non potrà mai essere definita secondo il computo degli anni terreni [ … ] E se anche Io rendessi noto il numero, tu non riusciresti mai a capirlo …”

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http://www.jakoblorber.it/ita/X0065_giornalino.php

Girando su Internet poi scopro che esiste una associazione dedicata a questo mistico, Lorber appunto, e  che pubblica in giornalino nel quale nel numero di Novembre 2012, si annuncia la fine … della rivista stessa. Ma non per l’avvento della fine del mondo, dato che in effetti in tale prospettiva risulterebbe inutile proseguire, magari chiedendo abbonamenti ecc. , bensì per la fine … dei fondi.  Evidentemente la crisi non colpisce solo gli esodati.  Qui l’editorialista se la prende con i politici corrotti e segnala in termini positivi il movimento di Grillo come segno dei tempi. Mah!

Vengono buone le parole di Cecilia Gatto Trocchi in uno dei suoi tanti scritti sul mondo esoterico delle sette:cecilia-e-le-sette.JPG

"I nuovi movimenti religiosi o mistico/esoterici, come un tempo i partiti politici, presentano un'alternativa alla dispersione urbana, all'isolamento, alla neutralità affettiva, alla confusione dei valori fondanti, alla crisi della famiglia e talvolta alle istituzioni." In una parola, alla secolarizzazione.

La cultura propria della nebulosa magico/esoterica critica la Chiesa su due versanti. E’ gerarchizzata ovvero interpone una autorità terrena nel rapporto tra l'uomo e Dio. (Questa critica riesce particolarmente pesante quando arriva a sostenere che ciò, alla lunga, produce i roghi della Inquisizione). In secondo luogo è exxoterica (sic): produce messaggio aperto e comprensibile anziché esoterico, salvifico. In pratica è al corrente delle verità nascoste, ma si guarda bene dal divulgarle.

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