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3 giugno 2014 2 03 /06 /giugno /2014 15:11

Beppe Severgnini, nel suo libro "Italians" scritto quando era ancora un giovane e promettente giornalista simpatico,(quindi tanti anni fa), ci ricorda che Camilla Cederna, la quale non sapeva l’inglese e lo considerava “una lingua più familiare ai camerieri di ristorante che agli intellettuali”,nella sua lunga carriera intervistò anche il perito dell’omicidio Sharon Tate (forse Thomas Noguchi) senza interprete, ricavandone un articolo di successo. Anche Gianni Minà parlò a lungo con Cassius Clay senza sapere una parola di inglese.

Ebbene, su che cosa si basi la professionalità dei giornalisti rimane ancor oggi una materia tanto oscura quanto affascinante.

Lo dico leggendo i giornali di oggi...

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commenti

B
Diciamo che la professionalità è una cosa seria e che il sale della democrazia è il controllo da parte dei cittadini.Come diceva Pertini, e non solo lui, la libertà (la democrazia ) non è acquisita una volta per tutte,ma va conquistata ogni giorno(ogni momento)( con l'intelligenza e la partecipazione,aggiungo io).
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