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2 agosto 2014 6 02 /08 /agosto /2014 00:51
Cold War II?

La copertina della rivista TIME 4 Agosto 2014 è chiara e netta: COLD WAR II.
Si apre lo scenario della seconda guerra fredda.
Evidentemente Obama ha dovuto pagare il suo prezzo finale alla nuova lobby finanziaria globale, che sostituisce la vecchia finanza filo-israeliana, quella qataro-emiratina. E si è inventato lo scontro con Putin.

Dopo la crisi dovuta all’eccesso speculativo della vecchia lobby newyorchese nascosta e rilanciata per due decenni durante i quali i petrodollari si sono accumulati, nella fase attuale della transizione post petrolifera tocca agli arabi finanziare l’occidente. Ma non lo fanno gratis e vogliono la testa di Putin perché malvedono la sua leadership sui BRICS.
Ovviamente TIME non la spiega così, anzi non la spiega affatto, ma regge il moccolo sostenendo le panzane che vengono usate a pretesto per questo, pericolosissimo, scontro. E, nella settimana in cui a Londra si decidono le sanzioni, affida alla nota firma di Simon Shuster il compito di scriverle, non senza un apparato fotografico di sicuro effetto.
“I militanti armati filo russi sono i principali sospettati per la caduta del volo Malaysian Airlines MH-17”, sottotitola il servizio, “ma l’occidente sta fallendo la sua risposta”. CRIMINE IMPUNITO, è il titolo del servizio che segue, laddove si sostiene che La Russia sta dietro a ribelli che hanno abbattuto l’aereo. Ma, si aggiunge tristemente, ogni nuova crisi rende Putin sempre più forte.

Anche se le sanzioni fossero finalmente pesanti, prosegue il ragionamento di TIME, non ci sono garanzie che esse aiutino a togliere Putin dal suo piedistallo. Egli infatti ha una forza narrativa troppo grande nella sua madrepatria. Televisioni pro Cremlino, sia di Stato che private, costituiscono infatti la principale risorsa per la formazione del 90% della pubblica opinione. I suoi mezzibusti ricorrono ad una predicazione che evoca i valori cristiano ortodossi, inculcando in tutta l’area russofona l’idea di una Russia risorgente difronte ad un mondo occidentale con l’America in caduta libera. E ora in questo quadro narrativo viene inserita la vicenda MH-17 condendola con una forte dose di conspiracy theories tese, è sempre il servizio di TIME che lo dice, ad accusare l’Ucraina, gli USA i suoi alleati dell’abbattimento.

Ma il pezzo più maligno viene sfoderato dal nostro Simon Shuster quando spiega il progetto di Putin, sostenendo che egli avrebbe avuto la faccia tosta anche di spiegarlo il 17 Aprile sotto l’effetto euforico per la conquista della Crimea. Egli vuole creare una Grande Europa che va dal Portogallo alla costa russa sul Pacifico con Mosca al centro di ogni influenza. E attraverso la creazione di problemi come quello ucraino, “che solo lui può risolvere” egli mette se stesso al centro della politica europea. Mentre le vastissime risorse energetiche di gas e petrolio di cui la Russia dispone e alle quali l’Europa è interessata, accrescono la sua influenza. Ed ecco quindi la tesi che di fatto giustifica la seconda guerra fredda: gli Stati Uniti in questo scenario diventano più un rivale che un alleato, lo ha detto proprio Putin il 17 Aprile:” Gli Stati Uniti sono il maggior giocatore globale e ad un certo punto è sembrato che fosse stato instaurato un unico sistema unipolare del quale loro stessi fossero l’unico leader. Ora possiamo invece vedere che non è così”. “… e se pensano di poter punire qualcuno come un bambino cattivo mettendolo all’angolo… morderanno la mano che li nutre. Prima o poi lo capiranno.”

Eccolo qua. Il senso di un articolo di otto pagine è svelato. Si accusa Putin di non stare al gioco della unipolarità statunitense e di avere addirittura la faccia tosta di dirlo in una conferenza. Difronte alla tragedia dell’MH-17 con trecento morti si contrabbanda pura propaganda geopolitica. L’articolo viene spacciato per il servizio di un grande inviato mentre è solo un contenitore di opinioni alquanto discutibili allineate col gioco disinfornativo della Casa Bianca.

Speriamo che la tradizione giornalistica statunitense si senta umiliata da una così bassa performance. E speriamo che l’inchiesta sulla distruzione di quell’aereo si faccia in fretta e la verità venga ristabilita; perché qui, dalla parte di chi legge, una seconda guerra fredda non la vuole proprio nessuno.







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