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15 dicembre 2013 7 15 /12 /dicembre /2013 16:48
Jade Rabbit

La Repubblica di oggi pubblica in assoluta sordina a pagina 20 la notizia più importante degli ultimi mesi: “Il perfetto allunaggio di ieri conferma il sorpasso tecnologico [della China] su USA, Russia ed Europa, ferme per mancanza di fondi.” Evidentemente il corrispondente da Pechino Giampaolo Visetti sente tutto il peso della notizia, ma sa di non poter dare ad essa l’adeguata enfasi perché l’occidente ha deciso di ridimensionarla al massimo. E se non ci fossero i social networks l’avrebbe taciuta.

Il fatto è che l’Occidente è umiliato, avvilito, finito. Ma siccome ciò non torna con l’enorme substrato di ingannevole self confidence disseminato nel corso degli ultimi cinquant’anni di esasperata propaganda anticomunista, non sa come dirlo, non sa accettarlo. E reagisce nel modo più infantile: nega l’evidenza.

E’ in atto da oltre un decennio una guerra commerciale globale per accaparrarsi le materie prime del dopo petrolio e la frontiera di questa guerra sta nelle tecnologie del futuro. Ed è qui che la Cina primeggia. La Cina, col suo sistema economico comunista “di mercato” (dice l’odierna propaganda occidentale) dispone di tutte le risorse economiche necessarie sia per crescere che per finanziare la ricerca e l’innovazione tecnologica di lungo periodo. Ed è quello che sta facendo anche senza particolari aggressività nei confronti dell’occidente in crisi. Nell’ambito di questa competizione titanica la Cina sta consolidando il proprio vantaggio ed esplora il sottosuolo lunare alla ricerca di nuove materie prime per l’innovazione tecnologica. Ciò le permette una prospettiva di piena autonomia rispetto ai prevedibili tentativi oligopolistici del futuro con la conseguente piena affidabilità dei piani di lungo periodo. Ed in pratica la strategia occidentale dell’ultimo decennio, sotto guida degli Stati Uniti, è stata quella di prendere tempo, ritardare il più possibile la data di esaurimento delle giacenze petrolifere e lanciare nel contempo un programma di ricerca di lungo periodo su Marte, nella speranza di rigenerarsi nel frattempo attraverso la finanza araba (a partire dal Qatar che è il paese con maggior fregola). Quando lo spazio offrirà materie prime alternative a quelle del monopolio terrestre si aprirà finalmente la nuova partita.

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