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23 luglio 2012 1 23 /07 /luglio /2012 20:21

vendetta-Jonas.jpgSi avvicina la data della  Olympic games opening ceremony di Londrae nella City  pulsano più che mai i cuori sanguinanti delle Gran Logge che regolano le relazioni occulte tra le nazioni occidentali.

 

Israele sogna freneticamente una NATO che bombardi Assad,  e che dia un segnale di tolleranza ad  un suo eventuale intervento aereo sull’Iran. Ma pare invece che debba accontentarsi del sostegno alle rivolte interne. Tuttavia se l’attacco esterno dovesse avvenire, per i falchi armageddoni è meglio che avvenga subito, in queste ore, perché a fiamma olimpica ardente i cuori dell’opinione pubblica mondiale reggeranno male una guerra d’aggressione e, se consideriamo inoltre che ciò avverrebbe durante il Ramadam, in particolare nei paesi della Lega Araba.

 

Ecco quindi che si diffonde il messaggio drammatizzante relativo ad un improbabile uso di armi chimiche da parte di Assad. Mi vengono in mente le famose balle di Bush e Blair sulle (inesistenti) armi di distruzione di massa di Saddam.

Mi aspetto quindi un certo battage in questi giorni che ci separano dalla opening ceremony e vedo già che l’organizzazione londinese responsabile dei giochi viene attaccata sulla stampa sul fronte security mentre sul piano internazionale i maghetti mediatici agitano i dossier delle vertenze israelo-tedesca e israelo-francese.

 

*

 

Il versante tedesco riguarda i fatti di Monaco 1972, in occasione delle olimpiadi. Solo nel 1992, vent’anni dopo, si seppe che il governo tedesco occidentale teneva segreti i documenti sulla vera dinamica della strage. E oggi finalmente, dopo quarant’anni, si cominciano a rivelare al grande pubblico dettagli e particolari dei quali l’associazione israeliana delle vittime chiede conto tenacemente. Ma di tutti gli errori commessi dai tedeschi, con tutte le relative balle quarantennali, l’associazione delle vittime israeliane è stata moralmente ripagata?

 

Ira di Dio. Chi vuole rinfrescarsi la memoria si veda in proposito il film di Spielberg Munich (USA 2005) il quale, lungi dal raccontarla giusta per quanto attiene al rapimento e alla morte degli atleti israeliani (morirono 9 sequestrati e 5 degli 8 sequestratori) mostra però efficacemente il rapporto tra quella vicenda e molti atti terroristici avvenuti nei mesi successivi in Europa. Zwaiter.JPG

Primo fra tutti l’omicidio dell’intellettuale Wail Zwaiter amico di Moravia e Pasolini, avvenuto a Roma il 6 ottobre 1972. Meglio del film, che comunque accenna a qualche senso di colpa tipicamente israeliano, però può ancora essere utile la lettura di Venegance, The True Story of an Israeli Counter Terrost Team, romanzo storico scritto dal canadese Gorge Jonas nel 1984 sulla base delle memorie del comandante Avner che guidò il commando assassino e che era emanazione diretta di Golda Meir. S i può trovare anche in italiano: VENDETTA edito da Rizzoli.

 

 

 

 

 

**

 

 

Velodromo d’inverno. La vertenza con la Francia, la cui security non è considerata particolarmente efficiente dagli israeliani soprattutto dopo la vicenda di Tolosa il 20-22 Marzo scorso che si concluse con l’uccisione dello specialista Mohamed Mehrah dopo che erano già stati uccisi sette ebrei, riguarda invece la storia del Vel d’Hiv (Velodromo d’inverno).

 

I vari governi francesi del secondo dopoguerra hanno sempre mentito sulle responsabilità dello Stato Francese relative alla deportazione di 13.000 ebrei (un’enormità) nell’estate del 1942, molti dei quali rifugiati che poi finirono ad Auschwitz. Ora Hollande, che ha preso coscienza della vera situazione finanziaria delle banche francesi e si rende conto più che mai del bisogno di calorosi rapporti “log-gistici” con i padroni delle banche della City, ha reso omaggio finalmente alle vittime con un cerimonia in pompa magna che ha il sapore di una commemorazione di Stato della Shoàh.

 

 

 

Il vero problema è che dopo l’operazione Velodromo d’inverno andarono dispersi più di cinquemila bambini e cinquemila donne. Ne tornarono poche decine. E le vittime di oltre cinquant’anni di balle di stato sono state moralmente risarcite?

Anche qui c’è un film e c’è un libro ad occuparsi di questa narrazione: è La chiave di Sara (Omnibus Mondatori 2007).

           

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