diario di lettura e scritture semiserie by Francesco Boschetto. Brevi recensioni
Di omniavulnerant
LiMes di Luglio è dedicato all’attualità dei servizi segreti. (Ma guarda un po')
Da quanto capisco da un primo sguardo si tratta di un aggiornamento dello stato d’attualità in cui si trova la cyberwar iniziata dopo il fallimento della Conferenza Mondiale di Dubai sulle Telecomunicazioni (WCIT). I servizi di oggi infatti sono sempre più reti più o meno compartimentate di hacker e sempre meno organizzazioni umane dirette dai millitari.
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A giudicare dai titoli si analizza il conflitto di obsolescenza tra modelli di intelligence ad esempio CIA e NSA, con escursioni sul “metodo Belgrado” e i Megatrend. Diventa quindi sempre più chiaro che le primavere più o meno colorate sono la versone moderna dei vecchi strumenti di destabilizzazione internazionale. Solo che oggi essi non sono più manovrati dagli Stati bensì dall'oligarchia dei nuovi media, la quale a sua volta è sempre più asservita ai poteri occulti globali.
Alla fine di questo nuovo numero della rivista c’è la riedizione, un po’ rimasticata, di un articolo apparso lo scorso Giugno sul Quotidiano di Latina scritto da Pennacchi. Lo scrittore si esprime sul rilancio del territorio pontino all’insegna della laboriosità veneta che l’ha creato. Pennacchi ci ricorda tra l’altro che quando venne creata la sua città si chiamava Littoria, come il fascio, e che poi ha cambiato nome nel ’45 sostituendo anche il vecchio vessillo con uno senza fascio. E’ nata così Latina con la torre cittadina e la scritta “olim palus” che significa appunto “una volta palude”.
La storia è quella del suo stupendo libro "Canale Mussolini", uno dei pochi remi Strega azzeccati.
Il titolo dell'articolo è: "Forza Latina, forza Leone Alato!" e costituisce un piccolo, ma oggettivo endorsement al secessionismo venetista, uno dei fronti emergenti nei piani di destabilizzazione dell'Italia.
Buona lettura.
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