diario di lettura e scritture semiserie by Francesco Boschetto. Brevi recensioni
Di omniavulnerant
Renzuschino si è scottato le mani sul TFR. Squinzi ha detto NO e Landini ha tolto ogni alibi alla fregola antisindacale che sta ammorbando Mentana. Costui si era infatti scordato di spiegare che il salario accantonato nel TFR, qualora erogato mensilmente in busta paga, sarebbe stato sottoposto a diversa tassazione riducendo il netto percepito dal lavoratore. E così è rimasto scoperto il culetto del bambinello il quale avrebbe beneficiato di maggiori entrate fiscali a parità di reddito. Però la proposta, con la relativa enfasi retorica, era stata fatta e i prezzolati talk showman erano già pronti ad accusare “i sindacati” di boicottare “le riforme” coi loro retaggi ideologici. Ma i palloncini sono stati sgonfiati per tempo da quei sindacalisti che hanno dichiarato che la proposta governativa si sarebbe potuta discutere, a patto che fossero i lavoratori a scegliere. Bravi sindacalisti. Quanto a Squinzi non me la sento di dirgli bravo perché non è vero che le fabbriche moderne sono dei salotti e qualora lo fossero dovrebbe spiegare perché in quei salotti bisogna andarci a combattere con gli scarponi antischiacciamento, con il casco, i guanti spessi mezzo centimetro, gli occhiali, di notte, all’aperto e soprattutto perché gli operai devono lasciarci ogni anno qualche decina di cadaveri. Ora mi auguro che questi combattenti, gli operai, non abbassino la guardia perché la vicenda, che per fortuna è solennemente rientrata in diretta TV all’Assemblea di Confindustria, però non è chiusa, è solo rimandata perché da qualche parte il governo dovrà pur trovare i soldi che compensino gli ottanta, finora inutili, denari della propaganda renzuschina …
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