diario di lettura e scritture semiserie by Francesco Boschetto. Brevi recensioni
Di omniavulnerant
Oggi il GdV, sponsorizzato da Confindustria e BPV, offre il Calendario 2014 in carta patinata e foto brunite. Sono queste ultime l’aspetto interessante dell’opera, che mi ha spinto a comprare. La gran parte delle foto proviene dall’archivio della fondazione 3 Novembre. I fotografi sono quelli ufficiali della Prima Armata. L’introduzione di Antonio di Lorenzo ridonda di una moderata retorica che vuol fare di Vicenza la “Capitale della Grande Guerra” e dedica primario spazio ai soldati stranieri partendo, guarda un po’, dagli Americani in un elenco che non è redatto in ordine alfabetico, ma che relega all’ultimo posto gli inglesi. Bene. La Brigata Sassari riceve la sua parte di omaggio, umanamente doveroso, prima di citare le migliaia di morti sull’Ortigara e per la guerra delle mine. Egli ricorda che i battaglioni alpini erano organizzati su base regionale e che gli ordini venivano impartiti in dialetto veneto, affinché venissero compresi, ma si affretta a concludere sul bene prezioso dell’unità del Paese “al di là di tanti dibattiti”.
Credo che un paio di copie possano degnamente campeggiare dietro la scrivania del generale che guida la base americana a Vicenza e su qualche enfatico muro del Quirinale.
Ma questo calendario, sottratte le foto, non campeggerà nel mio muro; dove la Grande Guerra avrà la mia memoria attraverso i pensieri per mio nonno e i tanti, troppi parenti passati per quella storia.
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