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diario di lettura e scritture semiserie by Francesco Boschetto. Brevi recensioni

Anniversario andreottiano

Giulio Andreotti è morto il 6 MAGGIO 2013. Se fosse morto qualche ora prima non si sarebbe potuto evitare l’encomio manzoniano di “ei fu siccome immobile dato il mortal sospiro … et coetera ma è morto il giorno dopo ed è eccessivamente dietrologico pensare che la datazione sia stata manipolata per evitare lo strazio ai versi manzoniani…

E’ interessante invece osservare ciò che annota Benedetta Tobagi nel bellissimo capitolo che chiude il suo ultimo libro. A pagina 421 del suo “ Una stella incoronata di buio” (EInaudi 2014) dice: ”Sarà un caso, ma il vecchio ordine di esecuzione della pena è stato rinotificato a Maletti esattamente il giorno dopo la morte del suo antico protettore, il 6 Maggio 2013”. L’antico protettore è Andreotti of course. Lei non lo nomina in questa frase, ma egli può essere identificato dalla data di morte.

C'è una allusione, non tanto velata, alla possibilità che con Andreotti si sia spento anche il regime di protezione per Maletti.

Utilizzando il cattivismo tipico dei web blogger potrei dire che ciò è possibile e anzi fornisce una chiave di lettura allo stragismo e al terrorismo anni settanta: venivano date dai politici italiani ordini informali che i militari eseguivano con tecniche di polizia segreta, ordini espliciti, ma dei quali non restava traccia formale.

Ciò selezionò ai vertici SIFAR, SID e SISMI persone che accettavano il rischio di privatizzarsi l’onere. Ma a differenza di De Lorenzo e Miceli, i quali non vennero poi protetti dai politici dell'epoca, Andreotti invece, nel caso Maletti scelse di continuare a proteggerlo usando la Mafia. Pecorelli potrebbe quindi essere stato ucciso da quest’ambiente per fare un servizio ai politici che volevano proteggere i generali “golpisti”.

Ma spero di sbagliarmi.

De tuti i morti lassa stare i torti.

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