diario di lettura e scritture semiserie by Francesco Boschetto. Brevi recensioni
Venezia Santa Lucia, Vaporetto Fondamenta Nove, il predatore individua la preda.
Fermata Ospedale. Segue Campo san Giovanni e Paolo. La francese evidentemente conosce le scorciatoie. San Francesco della Vigna e Campo santa Giustina. Salzada, calle del Morion e al Ponte san Francesco taglia per Ramo, infine a calle del Cimitero dentro la corte. E’ fatta, la vittima è presa.
Campo de la Lana. Nel suo rifugio sei giorni dopo il Turista-killer non resiste alla tentazione di far trovare il cadavere per soddisfare il desiderio di ostensione mediatica. E, umettate le narici con balsamo alla menta, rientra sul luogo del delitto dove però, sorpresa, inizia il thriller.
Carlotto è stato cooptato da Rizzoli. Hanno capito che se lo merita. Ora ha la possibilità di misurarsi con lo standard internazionale ed ecco quindi il salto di qualità.
Pietro Sambo è un ex commissario di PS. Corrotto suo malgrado. In realtà è solo stato sfigato, però è ingamba e fiuta subito i servizi segreti. O forse … sono loro a fiutare lui…
E’ chiaro anche che il protagonista cattivo questa volta è un serial killer, anzi sono due, che questa volta per motivi contingenti, sono costretti ad agire in coppia. E che coppia. Il glamour è piuttosto sofisticato e il sesso è decisamente perverso. Sono due psicopatici criminali che vengono considerati risorse operative di alto livello da strane organizzazioni clandestine che sono state figliate, alcune legittimamente, altre no, da servizi segreti internazionali. E che sono in guerra tra loro.
La vicenda va avanti per calli e callette, di giorno e di notte, mettendo in evidenza che nessuno può scagliare la prima pietra perché nessuno è senza peccato. Tipica situazione carlottiana. La differenza la fanno solo le psicopatie: ci sono quelle dei criminali e quelle dei comuni mortali, cosi come tra i killer seriali… ci sono quelli psico e quelli no. Cos’altro sono i superkiller dei servizi, quelli che hanno ucciso varie decine di volte, con efficacia ingegneristica senza lasciar tracce? Sono serial killer esattamente come gli altri, solo che, a differenza di quelli psico, non vogliono le luci della ribalta.
Allora cosa può fare il nostro Sambo, che vorrebbe tornare nel catalogo dei buoni riscattandosi dalla gogna in cui si trova?
Può collaborare segretamente. In una Venezia dove non essendoci automobili tutti si incontrano il know how di un ex capo della omicidi è insostituibile e perciò questa diventa la sua scommessa.
La Guardia di Finanza deve far pagare le tasse e perciò i bed and breakfast clandestini vanno perseguiti con apposite retate. Vaste retate che possono coprire le indagini non dichiarabili. E in questo intreccio, con un po’ di fortuna, si può anche arrivarne a capo.
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Ma in conclusione non c’è conclusione, perché nella realtà il finale non sempre finisce. E Carlotto stavolta scrive per un pubblico più vasto. Gli amanti del noir, innamorati dell’alligatore, non bastano a Rizzoli. Qui ci vogliono i grandi numeri.
Quelli del Thriller.