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diario di lettura e scritture semiserie by Francesco Boschetto. Brevi recensioni

La pepita di Goldfinger

Pepita.JPG

Trovo curiosa e un po’ sospetta questa notiziache viene data con un contegno che sta tra il serio e il faceto in questi giorni. Si badi la notizia non gira così, erraticamente, nel web, ma viaggia per i telegiornali, quelli seri (ammesso che tali possano essere). Si sa che la rete è piena di frivolezze ma i telegiornali come Euronews o Tg1 di solito tengono un certo contegno. Comunque stando alla notizia in questione in Australia, in zona mineraria, è stata Ritrovata una pepita d’oro di oltre cinque chili. Un tizio va a farsi una passeggiata e, così per caso ha con sé un metal detector, forse l’avrà confuso con il bastone da passeggio, mah! Fatto sta che trova un tesoro. 

Cinque chili sono tanti, ma non tali da far fare alla notizia il giro del mondo. Penso piuttosto che si tratti di un messaggio per lanciare una ottocentesca caccia all’oro. Le caccie all’oro sono tante nella storia, dalla California al Klondike, e sono sempre collegate a due cose: l’emigrazione e la crisi economica. Il mito del get rich quik ha sempre funzionato per smuovere masse di illusi tra una zona e l’altra dei continenti. Si leggano i racconti di Stevenson, London ecc. la povera gente ne è attratta come gli spilli da una calamita.

Ora considerando che sono almeno cinque anni, gli anni della crisi finanziaria globale, in cui siamo oggetto di sottili campagne per la ricerca di preziosi come gioielli, oro, argento e platino, ma anche strane tensioni più o meno criminali come quelle sul rame e metalli rari, è lecito porsi delle domande da scettici. Chi o cosa c’è dietro? I negozi Compro oro sono una moda o una precisa campagna pianificata? Qualcunose l’è già chiesto è si è dato una risposta più incline alla seconda ipotesi.

 

*

 

In ogni caso, una cosa utile alla comprensione può essere la rilettura della storia di Goldfinger, che in proposito è molto istruttiva.

 

La Pepita di Goldfinger

 

Perché la crisi finanziaria globale è scoppiata nel 2008? Ce lo spiega un personaggio di Fleming, creato nel 1958.

Si tratta Colonnello Smithers personaggio del romanzo “Goldfinger”. In Italia lo conosciamo grazie ad Aldo Garzanti, il quale col titolo di 007 operazione Goldfinger lo prtò in Italia sei anni dopo sull’onda del successo mondiale di cui stava godendo la sua trasposizione cinematografica. E’ un testo scritto più di cinquant’anni fa e perciò presuppone una piccola contestualizzazione. In sostanza  la conoscenza degli accordi di Bretton Woods e il ruolo dell’oro nella stabilità dei cambi fissi tra monete vigente all’epoca. Un sistema inizialmente concordato anche con i sovietici, ma poi applicato nel dopoguerra solo in occidente. Esso faceva dell’oro il valore di garanzia per il credito internazionale e le valute nazionali venivano scambiate in regime di cambi fissi con la moneta più importante, il dollaro, convertibile, appunto, in oro. Ma andiamo a leggere il libro.

Siamo nel sesto capitoletto che porta il significativo titolo: “Una chiacchierata sull’oro”. A pagina 42 James Bond entra nei locali della Banca d’Inghilterra per incontrarsi con il Colonnello Smithers, un esperto ex militare incaricato dallo stesso Governatore di istruire Bond sull’oro. E qui prende avvio un discorso che si snoda in alcune pagine ancor oggi istruttive. L’oro, che è il bene più prezioso e più commerciabile del mondo, è un valore che ha la caratteristica di non essere identificabile. Di esso è infatti impossibile individuare l’origine e gli spostamenti  nelle varie parti del mondo. La stessa Sterlina d’oro non ha numero di serie e la Zecca imprime si i numeri di serie nei lingotti, ma questi segni possono facilmente essere cancellati oppure i lingotti stessi posso essere facilmente fusi.  L’oro e la valuta sono le basi del credito internazionale ed ogni paese può calcolare quale sia la forza della propria moneta solo sulla base della quantità di oro esistente. (pg 44) La conseguenza è che bisogna evitare ogni fuga d’oro dall’Inghilterra o da qualsiasi altra parte dell’area della Sterlina per portarlo in paesi  ove poterlo vendere a valore superiore rispetto al prezzo ufficiale.

 “… Ma l’oro ha anche due difetti: non è abbastanza duro e si consuma rapidamente anche a contatto con le fodere delle nostre tasche o il sudore della nostra pelle. Ogni anno le nostre riserve vengono ridotte impercettibilmente dall’usura. L’altro difetto è di gran lunga più importante: l’oro è il talismano contro la paura. E’ la paura, Mr. Bond che toglie l’oro dalla circolazione e lo nasconde in attesa di giorni peggiori. Si può dire che una buona parte dell’oro che viene scavato ogni giorno dalle miniere è risotterrato da qualche altra parte.” E “sfortunatamente le riserve auree della Terra si stanno esaurendo e non ci sono più altre terre da esplorare, tranne le terre sommerse e il mare stesso, che come è noto ricco d’oro.”

Oggi come oggi infatti, e siamo nel 1958, “l’oro viene estratto ad un ritmo tale che l’intera produzione del Klondike e dell’Homestake e dell’Eldorado equivarrebbero solo alla quantità di oro estratta in due tre anni dai soli giacimenti dell’Africa!..”

E infine qui abbiamo l’argomentazione chiave per il nostro ragionamento:

Tanto per farvi un esempio, signor Bond, dal 1500 al 1900 in tutto il mondo si sono estratte circa diciottomila tonnellate d’oro, ma dal 1900 ad oggi la produzione è stata di quarantun mila tonnellate. E a questo ritmo…” Il colonnello si china fissando Bond, “ Vi prego di non riferire questo, tra cinquanta anni le riserve auree della Terra potrebbero essere completamente esaurite!”.

 Ed è a questo punto che il Colonnello Smithers, seppur interrotto da qualche telefonata riguardante l’organizzazione del torneo aziendale di Hokey femminile, introduce il tema del contrabbando. La storia si sviluppa con il nostro agente 007 che scopre la maniera con la quale Golfinger gabba da anni i controlli inglesi e ammucchia un enorme quantità di oro. Golfinger poi, dopo un vertice con la malavita americana, attacca Fort Knox non per impadronirsene, ma per mettere fuori uso le riserve auree americane e realizzare così  un aumento speculativo del prezzo dell’oro che rimane al mondo. Nel piano di Goldfinger una volta realizzate queste nuove condizioni di mercato globale dell’oro egli metterà in commercio il suo… Ma a soli sette secondi dalla fine James Bond, grazie anche alla collaborazione della bond girl Pussy Galore, salverà il mondo con tutto il suo oro.

 

**

 

Orocash.JPGSei anni dopo, settembre 1965, uscì il film che tutti conosciamo. Esso ebbe un enorme successo e contiene varie innovazioni quasi profetiche di cui dirò in un altro post. Qui è sufficiente cogliere che il film, a differenza del libro, non spiega che Golfinger aveva iniziato la sua fortuna con i negozi “Compro oro”.La-grande-crisi.JPG

Nella primavera del 2008 Lehman Brothers crolla in borsa e la FBI effettua numerosi arresti in ambito finanziario, ipotizzando frodi legate ai mutui subprime, ma questa è un’altra storia… o no?

 

 

 

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F
<br /> Ho sempre pensato che potesse esserci qualcosa di poco buono dietro quei negozi di COMPRO ORO!<br /> <br /> <br /> Una sensazione veramente brutta. <br /> <br /> <br /> Roba da FURORE di Stainbeck.<br /> <br /> <br /> Bravo.<br />
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