diario di lettura e scritture semiserie by Francesco Boschetto. Brevi recensioni
Su You Tube, selezionando “Pope Francesco” oppure “New pope” e simili, si possono trovare vari Files che riportano la registrazione della diretta televisiva a Piazza San Pietro in occasione della prima apparizione pubblica del nuovo papa. L’evento è stato oggetto di grandi attenzioni sia da parte di CNN, che è di area, diciamo così, massonicheggiante, come anche di AL Jiazeera la quale appartiene alla famiglia reale del Qatar, maomettana. Tale attenzione non è soltanto cronachistica, ma è accompagnata da commenti positivi e reverenziali. Il momento più significativo, ove si rivela l’atteggiamento positivo delle redazioni, è quello compreso tra l’annuncio abemus papam del protodiacono Tauran e l’uscita del cardinale Bergoglio nella nuova veste di Papa Francesco. La diretta CNN è commentata in modo colorito e si concede qualche libertà facendoci notare che sta avvenendo qualcosa di biblico in Vaticano perché è il giorno: “ three – thirteen-thirteen” (tre, tredici, tredici: 31313). Quindi i primi a notarlo sono stati i giornalisti professionisti, non i bloggers, ma in ogni caso sono stati questi ultimi, siano essi di ogni tipo, numerologi, mistici o anticlericali e soprattutto antigesuiti, a scatenarsi nelle ore successive.
In generale però si può dire che quella trasmissione abbia assunto un tono profetico e di particolare pathos. Come se vi fosse una rivelazione in corso. E’ un esempio di misticismo televisivo ove non si può parlare di effetti ipnotici perché non vi è relazione interpersonale, ma si può parlare di suggestioni collettive a grande scala o di persuasione occulta.
Ora, prima di lanciarci nelle divertenti fesserie numerologiche, cogliamo l’aspetto simbolico-politico di quel momento. Ad annunciare l’evento è stato il cardinale francese Tauran nella sua qualità di protodiacono. E’ interessante notare che costui ha già in se una caratteristica simbolica notevole che, potenziata dall’immagine televisiva, se vogliamo richiama la situazione del clero curiale: è affetto da morbo di Parkinson. La sua testa vistosamente oscillante e lo sguardo stralunato ne sono marchio inconfondibile. Egli inoltre è il presidente delle commissioni che si occupano dei rapporti con i musulmani e costituisce autorità di vertice per il dialogo interreligioso. Un fatto questo che non può essere senza significato per le autorità delle altre religioni monoteiste. Pertanto il suo annuncio è stato al tempo stesso una rappresentazione della condizione della curia pontificia e un messaggio di rilancio del dialogo interreligioso.
Nella sua biografia Wikipedia si cita il suo ruolo durante la guerra in Irak.
Speriamo bene per la Siria.
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Nel sito dell’itccs, lo stesso che sostiene l’accusa al papato di crimini contro l’umanità da parte del Papa per fatti accaduti in Canada, c’è un link che porta ad una nota numerologica suggestiva. Essa punta tutto sul 13. Il nuovo papa è stato eletto il giorno 13 del 2013 (ovvero: ‘13) dopo 13 giorni e 13 minuti di sede vacante. Questo intervallo temporale viene calcolato partendo dalle ore 20:00 del 28 Febbraio 2013, ora della decadenza di carica del papa precedente, e fermando il conteggio al momento dell’annuncio del protodiacono. Poi si continua ricordando che Francesco ha 76 anni di età e 7+6 =13. La sua numerologia è quindi centrata sul numero tredici che, si dice, nella “geometria sacra” significa eterna distruzione e creazione della vita. Ora vai a sapere cosa sia la geometria sacra, ma di certo non la si studia negli istituti per geometri.
Altri siti notano ed argomentano che egli è stato eletto alle 7:06 (italian Time) prendendo come riferimento il momento della fumata bianca.
Infine a data 13/3/2013 è anch’essa numerologicamente significativa perché la somma dei suoi valori (3+1+3+2+1+3) dà esattamente (pensa un po’) tredici.
A questo punto quindi diventa ovvio sbizzarrirci nella ricerca dei significati segreti di questo numero che, haimè, da noi, nella vulgata cristianeggiante, per colpa di Giuda Iscariota, è considerato poco simpatico, soprattutto nelle ultime cene.
Nei testi che trattano di superstizioni la paura del 13 è chiamata triscaidecafobia, derivandola dal greco antico e riflette l’approccio della cultura occidentale al significato di tale numero. Ma il rabbino-scrittore praghese Gustav Meyrink, nel suo tetro racconto IL GOLEM, ci ricorda, se non ricordo male io, che il tredici in realtà è molto ambiguo, perché la kabbalah lo considera un numero fortunato. Direi che è meglio prenderlo come dice il Meyrink, perché l’Iscariota, purtroppo, è il traditore di Cristo e ciò non è di grande auspicio per il nuovo papa. Un altro legame di quel numero con il mondo dei morti risale alle mitologie greca e romana ove tale numero veniva associato rispettivamente ad ADE, principale dio dell’oltretomba, e a Plutone.
In ogni caso questa volta è meglio affidarsi alla mitologia dei Tarocchi, ove la tredicesima carta è quella della MORTE, ma significa un forte cambiamento di stato, non una fine. Speriamo bene.
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