Quarant'anni fa dimissioni di Nixon

Le dimissioni del Presidente repubblicano americano Richard Nixon avvennero in seguito allo scandalo watergate.

Nixon era stato l'uomo della reazione americana al sessantotto. Aveva vinto la prima volta difronte ad un elettorato democratico diviso e scoordinato dopo la morte di Robert Kennedy e la seconda grazie al forte sostegno dei poteri occulti statunitensi che perseguivano il rilancio della guerra in Viet Nam. L'anno prima della sua caduta era avvenuto il golpe in Cile.

Con la caduta nixoniana e la fine della guerra in Viet Nam abbiamo l'esaurimento della fase "give peace a chance" dell'antagonismo giovanile. John Lennon, stabilitosi a New York, chiude la causa legale per l'ottenimento della cittadinanza americana ed esce di scena.

Vengono allacciate le relazioni diplomatiche con la Repubblica Democratica Tedesca. Upgrading STASI e MOSSAD sui gruppi armati europei RAF, IRA, ETA, Br ecc. In pratica, a fronte di una apertura diplomatica viene fortemente militarizzato quello che prima era stato un movimento di contestazione giovanile.

Parte una fase nuova che, per quanto riguarda l'Italia, in settembre, sotto la nuova presidenza Ford, vede l'intimidazione di Kissinger su Leone contro Moro e la sua politica di apertura al PCI. Alla riunione del Bilderberg dell'anno successivo viene decisa (secondo le teorie complottiste) l'eliminazione di Aldo MORO. Nasce la colonna romana che porta agli eventi del 16 Marzo 1978.

Lo scandalo Watergate segna una innovazione nelle tecniche di manipolazione politica, innovazione il cui tratto fondamentale sta nel ruolo decisivo del nuovo modello di integrazione tra media televisivo e giornalistico. In questo nuovo scenario manipolativo il ruolo del controllo sinarchico sull'intervento destabilizzatore è saldamente subordinato alla fonte (deep throath) che alimenta il complesso mediatico.

La NATO Inizia il processo di dismissione delle ditttaure millitari del fianco sud ( il cui risvolto italiano è la messa fuori legge di Ordine Nuovo)