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diario di lettura e scritture semiserie by Francesco Boschetto. Brevi recensioni

SICARI DELL'ECONOMIA

SICARI DELL'ECONOMIA

L’autore, John Perkins, ha dato alle stampe questa autobiografi professionale uscita nel 2004 con un preciso obiettivo di riscatto morale. E’ un economista pentito. Un promettente americano che ha lavorato per la MAIN di Boston come esperto in pianificazioni dello sviluppo. Egli si definisce sicario dell’economia (Economic Hit Man) perché il suo mestiere è consistito per decenni nell’indebitare i paesi in via di sviluppo al fine di mettere gli Stai Uniti d’America in grado di controllarli e dominarli. Ebbene all’apice della carriera l’autore scopre di vergognarsene, lascia il suo ruolo e si mette nelle energie alternative. Dall’esterno vede però gli effetti disastrosi di ciò che egli stesso aveva contribuito a determinare e decide di scrivere il libro.

Nel 2005 i diritti di copia per l’Italia sono stati acquistati e, con la traduzione di Giuliana Lupi, è uscito “Confessioni di un sicario dell’economia. La costruzione dell’impero americano nel racconto di un insider”. Dopo la terza ristampa Il Sole 24 Ore lo ha diffuso nelle edicole nel novembre 2013.

Penso che la scelta del quotidiano di Confindustria sia legata all’opportunità di far capire che quando l’indebitamento pubblico diventa insostenibile finisce anche ogni libertà economica e con essa anche l’autonomia di un paese, di una intera nazione.

In ogni caso il messaggio di Perkins, che non è assolutamente comunista, è chiaro: l’indebitamento è lo strumento strategico utilizzato dagli USA per il dominio globale. Ovvero la sottomissione delle economie al controllo della “corporatocrazia”. E il valore del messaggio sta nel fatto che lo dice lui, un uomo di successo, esperto in queste tecniche, che ha fatto la svolta etica.

Il tema in questi ultimi anni è di particolare attualità anche per via delle trattative TTIP ecc. infatti da quanto si può capire esso tratta proprio dei rapporti tra governi e multinazionali. Ovvero il futuro assetto della geopolitica corporatocratica.

In ogni caso il libro è una lettura utile e piacevole. Nessun trattato di economia, niente catastrofismo, niente angoscia, niente massonerie mitiche: pura narrazione di fatti. La vera ricchezza della narrazione è in effetti proprio questa. I fatti storici.

Il canale di Panama, il ciclo dei petrodollari sauditi, l’aggressione alla foresta pluviale amazzonica e tant’altro sono stati la sua vita e lui ce la racconta. Raccontandoci di fatto tutta la storia degli ultimi cinquant’anni e passa. Da leggere assolutamente.

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