diario di lettura e scritture semiserie by Francesco Boschetto. Brevi recensioni
Il libro Le mani rosse sulle forze armate è un pamphlet uscito ne gennaio del 1966 con firma di tal Flavio Messalla. Si trattava però di uno pseudonimo dietro al quale si celava il lavoro di Pino Rauti, Guido Giannettini ed Edgardo Beltrametti. I primi due sono nomi molto noti della destra eversiva con coinvolgimenti nelle trame nere e in particolare Giannettini funzionario dei servizi segreti, mentre il terzo fu relatore e curatore degli atti del convegno sulla guerra rivoluzionaria tenutosi a Parco dei Principi nel 1965. Un convegno di estrema destra avente come tema centrale una chiamata al ruolo anticomunista delle forze armate.
Il volume fu auspicato dal generale Aloia, rivale dell’allora capo dei servizi segreti militari generale De Lorenzo. E contribuì alla campagna per la destituzione di quest’ultimo che avvenne nell’Aprile del 1967.
Esso sostiene una tesi politico militare secondo la quale l’impostazione neutralista del generale in capo De Lorenzo si traduce in un mancato contrasto che mette a rischio le nostre forze armate difronte alla pressione comunista. Si presuppone infatti che i comunisti lavorino per preparare l’invasione sovietica.
Io posseggo l‘edizione realizzata da Savelli nel 1975 la quale raccoglie un saggio analitico prodotto da una apposita commissione di studio creata da Lotta Continua in collaborazione con militari di leva. In esso nelle prime cinquanta pagine vengono esaminati i materiali e gli atti collegati al convegno e al libro. Il primo testo fuori circolazione era stato ritirato dal mercato su iniziativa dell’Ammiraglio Eugenio Henke, ma la commissione di Lotta Continua, disponendone di una copia sopravvissuta, rese possibile la pubblicazione fotostatica delle 75 pagine originali nella seconda parte del libro.
Citazione:
“In una guerra futura due componenti di rilievo dovranno essere tenute in considerazione: quella atomica e quella sovversiva. Quest’ultima, a differenza della prima che è basata essenzialmente sula tecnologia, ha come soggetto principalissimo l’uomo, con tutti i suoi problemi d’ordine morale e materiale, le sue ideologie, le sue passioni, i suoi eccessi di fanatismo, di odio, di cupidigia; esso deve, quindi, essere oggetto di una accurata preparazione materiale e morale.”