diario di lettura e scritture semiserie by Francesco Boschetto. Brevi recensioni
Alcuni capi di stato, nei giorni scorsi, hanno parlato di armi chimiche in Siria. In giro per Internet si possono inoltre
trovare dei terribili video (che non consiglio a nessuno di guardare, ma se proprio uno vuol soffrire può trovarne un esempio qui) dai quali si evince che qualora la minaccia fosse reale si tratterebbe di gas nervino. Sempre lui, quello che già spaventava mio nonno
cento anni fa nelle trincee dei miei monti, durante la prima guerra mondiale: uno degli esteri fosforici, quello oggi noto come VX.
Nella terapia indicata in caso di esposizione al gas nervino VX c’è anche la somministrazione endovena di 5 mg di Diazepam. Più precisamente occorre ripetere la somministrazione per tre volte ogni quarto d’ora fino ad un massimo di 15 mg. al fine di evitare e contenere convulsioni e crampi. Ciò va fatto dopo che il soggetto è già stato trattato con Atropina e Pralidossima. In caso di conflitti con armi chimiche i medici militari devono quindi disporre di grandi quantità di tali farmaci facendo del settore militare un committente importante per la loro produzione.
In queste settimane in cui girano per i media allarmi ed appelli concernenti il rischio di degenerazione chimica del conflitto siriano, Israele ha reso noto di aver distribuito nuovi quantitativi di diazepam alla propria sanità militare.
Mi auguro che si tratti di un ballon d’essai, ovvero nel caso, di una notizia finalizzata a sostenere la posizione degli USA nell’incontro “Frends of Syria Meeting” di Marrakesh e che essa rientri nel giro di una quindicina di giorni, ma anche in questo caso c’è da preoccuparsi.
Che ci fanno i militari di Israele nel conflitto interno siriano?
La mia spiegazione, un po’ arrangiata, è che ci sia un pericolo di estensione del conflitto al Libano e che in questa prospettiva il governo Netanyahu veda l’occasione di attaccare Hezbollah entrando in territorio libanese. Allo scopo si starebbe costruendo un alibi fondato sull’ipotesi che nel momento in cui Bashar al Assad perdesse il controllo dei siti nei quali sono stoccati i precursori delle armi chimiche, essi possano finire ad Hezbollah via Al Quaeda.
Speriamo di no. Spero che si tratti solo di una montatura propagandistica. In caso contrario mi auguro che il tempo in cui ho lavorato negli impianti per la produzione di intermedi diazepam siano stati un lavoro per la vita, e non per la morte. Spero che quelle sintesi, quelle molecole servano a mitigare il dolore di quelle madri e di quei bambini sui quali terroristi senza scrupoli, Dio non voglia, verseranno il SARIN.