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diario di lettura e scritture semiserie by Francesco Boschetto. Brevi recensioni

Subverting Syria.

Frends-of-Syria.JPGIl 12 Dicembre 2012, un  Mercoledì senza luna, a Marrakech in Marocco ha avuto inizio l’incontro internazionale tra i “frends of Syria”.

 

 

Si tratta del gruppo di Stati che stanno sostenendo da vari mesi l’attacco insurrezionalistico esterno contro Bashar Al Assad. Ora, siccome è costume dichiarare in pubblico il contrario di ciò che si fa in segreto, mentre tutti i partecipanti dicono che, essendo essi a favore della democracy, agiranno per amicizia verso i gruppi ribelli che hanno il coraggio di resistere alla “disumana repressione del regime dittatoriale”, è realisticamente prevedibile che contemporaneamente i servizi segreti di ognuno di tali stati mestolino meschinamente tra di loro per assicurarsi un proprio gruppetto terrorista in loco. Uno per ciascuno non fa male a nessuno...

 

Il rischio principale di questo modo di agire però, è che i servizi di stati militarmente alleati si pestino i piedi tra di loro generando ulteriori “casus belli”.

 

Io non escluderei che il rapimento dell’ingegnere italiano e dei due tecnici russi di cui si ha notizia da qualche giorno, sia un fatto conseguente alle decisioni di Marrakesh.

 

 

                                                                                         *

 

 

Se si trattasse di un thriller best seller tutto ciò sarebbe estremamente succoso, ma non è così. In ognuna di queste manovre ci sono i morti civili, bambini e madri comprese, e per di più senza nessun Obama che pianga per loro.

 

 

 

 

**

 

 

 

 

L’anno scorso, in un breve raptus di creatività, ho scritto un brevissimo raccontino su Marrakesh.  Lo ripropongo ora, in questo link per la sua scaramantica evocatività…

 

 

 

Ecco l’incipit:

     

Maroc è l’antica pronuncia di Marrakech. Oggi questo termine definisce il Marocco, una nazione dal territorio complicato, magico e suggestivo come i suoi abitanti. Laggiù ci sono metropoli come Casablanca, ma c’è soprattutto Marrakech, dove si annusa il profumo dell’Africa. Non lontano da quelle terre di dune, montagne e donne velate, si ergono i resti di quello che fu il confine meridionale dell’impero romano. Ebbene, quei resti ci raccontano di una civiltà che fu apoteosi del sistema militare. Ma oggi di quell’enorme macchina da guerra, tra quelle pietre vergate in latino rimane solo un silenzio profondo e mistico, un’intima emozione che ci sussurra nell’animo l’estremo consiglio:

                                                 

"ubi solitudo, pacem appellant".

la pax clintonioana

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