diario di lettura e scritture semiserie by Francesco Boschetto. Brevi recensioni
Non
credo nella numerologia, ma mi diverte un sacco. Perciò non mi sono trattenuto dal dare un primo sguardo numerologico sul 2012.
Il nuovo anno inizierà di Domenica, giorno del Signore, e terminerà di Lunedì. Se non fosse un anno bisestile sarebbe pure terminato di Domenica, raddoppiando il significato mistico e richiamandoci alla mente la circolarità del destino, dove l’inizio e la fine si uniscono. Reductio ad unum, Alfa ed Omega ecc. In ogni caso questo fatto dona al mese di gennaio 2012 cinque Domeniche accomunandolo in questo ai mesi di Aprile, Luglio, Settembre e Dicembre. E’ interessante perché abbiamo venti cinquantaduesimi che si distribuiscono su quattro dodicesimi. Ovvero 38,4% contro 33% in termini di incidenza: sono più le domeniche cadenti in mensilità a carattere pentadomenicale di quanto siano i mesi pentadomenicali stessi sul totale annuo. L’anno uscente 2011 di mesi pentadomenicali ne aveva soltanto tre, ovvero il 25% in termini di incidenza. Un bell’incremento, ben 18,4 punti percentuali e, considerata l’economia, forse si tratterà di uno dei pochi incrementi che avremo in tutto l’anno…
Ora, uno può dire: “e che me ne frega a me del carattere penta domenicale di un mese?” Eh no. Non confondiamoci, un mese con cinque domeniche determina una mensilità retributiva migliore, si prendono più soldi in busta paga. Non parliamo dove c’è il ciclo continuo degli impianti o comunque il lavoro domenicale, perché in questo caso si prendono più soldi a parità di orario lavorativo, perché ci sono le maggiorazioni per turno, festivo e domenicale. E a fine anno il fatto che ciò si determini cinque volte anziché solo tre non lascia certo indifferente il portafogli.
Va notato che ciò è dovuto al fatto che è solo l’aggiunta di un giorno a febbraio che determina la cadenza domenicale del primo giorno sia in Aprile che in Luglio. Entrambi questi mesi infatti in assenza del bisesto avrebbero avuto la cadenza del loro primo giorno di Lunedì. E’ il primo regaletto del bisesto, altrimenti infatti di mensilità pentadomenicali ne avremmo avute solo tre anche nel 2012 e la stessa quantità annuale di lavoro sarebbe stata retribuita meno.
L’8 settembre, che per i vicentini era una festività patronale, cadrà di Sabato, giornata che nella maggior parte dei casi non è
lavorativa. Viene quindi attutito il colpo dovuto alla sua sparizione, nel senso di mancato godimento festivo, dovuta al decreto anticrisi varato dall’ultimo governo Berlusconi, nell’estate 2011.
Senza il bisesto, cadendo di Venerdì, avrebbe dato luogo ad un W.E. lungo. Ma il PIL annuale italiano avrebbe avuto, nei principali settori dell’industria, un 223mo in meno.
Anche l’8 Dicembre, festività religiosa, cadrà di Sabato, ma sottraendo il godimento di una festività, col conseguente W.E. lungo, ai lavoratori italiani. Questa volta non sarà stata l’astuzia dell’ex ministro Sacconi, ma il bisesto a donare una giornata in più al PIL annuale.
Infine, sempreché i Maya si siano sbagliati, le festività di Natale e Santo Stefano, collocandosi rispettivamente di Martedì e Mercoledì, indurranno una chiusura lunga che si protrarrà fino al successivo 2013. Buone feste quindi, ma solo se accade ciò che racconta Graziella Canapei nel suo romanzo.