diario di lettura e scritture semiserie by Francesco Boschetto. Brevi recensioni
Di omniavulnerant
Olga è un nome slavo che forse trae origine dalla Finlandia, in questo caso sarebbe il femminile
di Oleg. Potrebbe però anche essere di origine germanica, nel qual caso deriverebbe da “helgi”, che,
anche se un po’ arcaico, significa santo.
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Matteo invece è un nome di origine ebraica che deriva dalla giustapposizione di “matt” (uomo) e “Jahou”(Dio). Quest’ultimo fonema, essendo in seconda posizione assume una funzione aggettivante dando origine all’espressione “uomo di Dio”, e non ha femminile.
Se si volesse cercare a tutti i costi un femminile bisognerebbe ripiegare su Matilda, che ha qualche assonanza, ma non ha niente di escatologico perché è composto dai due fonemi “Mat” e “Ilda” i quali, essendo di origine germanica derivano da “ “Macht” e “Hild” ovvero forza in combattimento.
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Ora, scatenando la mente in scomposti giochi cabbalistici si può dire che l’unione di Olga e Matteo può dare origine ad un ebreo tedesco che, forzosamente effeminato, diviene forte in combattimento. Una vera e propria suggestione “transgender”, che però vale solo se Olga è slava o finlandese, perché se fosse tedesca la sua unione con Matteo darebbe origine ad un santo.
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Mario Rigoni Stern ha cercato di mettere insieme Olga con Matteo nel suo Le stagioni di Giacomo, ma questa è un’altra storia…
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