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diario di lettura e scritture semiserie by Francesco Boschetto. Brevi recensioni

Dietrologie per una gambizzazione in franchising

Matteo-MD.JPGIn attesa del giro di vite che verrà dopo la conferenza di Dubai su diritti nel web, visto che per il momento sui blog si può ancora scrivere quello che si vuole, approfitto della mia comoda posizione di semplice spettatore per dietrologizzare  un po’sulla recente gambizzazione di Adinolfi. Lo faccio nel pieno rispetto delle persone coinvolte, vittime sia fisiche che morali, alle quali auguro sinceramente pronta guarigione.  

                                      *

 

Ansaldo nucleare è una azienda di ricerca controllata da Ansaldo energia che costituisce un fiore all’occhiello di Finmeccanica. Quest’ultima è in vendita. Lo Stato ha un dannato bisogno di liquidità che deriva dalla crisi finanziaria e sta saggiando le prospettive di vendita dei gioielli di famiglia. Ovviamente se si vuole vendere bisogna che ci sia mercato. E il mercato nucleare è legato oggi al dopo Seul, ovvero in rallentamento nel medio periodo. Chi vuol vendere deve fare in fretta perché i prezzi sono in calo. Chi ha colpito ha scelto un giorno, quello elettorale, che si caratterizza per l’attenzione alla politica e per un certo stand -by dei media. Come insegna Borges nel suo “Giardino dei sentieri che si biforcano” l’omicidio nell’era dei media serve per comunicare, e in Italia gli anni di piombo hanno perfezionato un codice comunicativo secondo il quale non occorre uccidere per ottenere l’impatto comunicativo, basta “gambizzare”. All’omicidio si ricorre quando oltre a comunicare si vuole amputare chirurgicamente qualcosa nella struttura del nemico di classe. Da Tarantelli a Biagi infatti la logica era quella di eliminare il know-how necessario al processo riformistico in atto e quindi bloccarlo o rinviarlo temporalmente. Poi lo Stato ha imparato le mosse di judo e con Biagi ha sfruttato l’atto terroristico per moltiplicare e accelerare proprio l’effetto dagli attentatori indesiderato. Si ritorna quindi alla gambizzazione e al suo significato: guardate cosa stanno facendo! Fermi tutti, altrimenti vi distruggiamo il Know how!

Se sono state le Br si tratta quindi di brigatisti particolarmente, e direi anche stranamente, informati sui processi commerciali strategici in atto ai livelli più alti dello Stato. Nell’ipotesi poi che siano stati degli antagonisti armati, che risulta assai improbabile, non ci sono dubbi che sarebbero stati imbeccati da qualcuno che conta. Certo, la tecnica e il modus operandi è quella brigatista, l’inchiesta e il luogo soprattutto. Ma non il giorno scelto e la mancata rivendicazione. Queste sono innovazioni che lasciano supporre una messa in scena degna di un “false flag” molto professionale. Il terrorismo oggi è cambiato molto. Guido Olimpio ci spiega che oggi esiste il franchising delle sigle ed è comprensibile che prima di rilasciare il marchio le grandi organizzazioni terroristiche internazionali come ALQuaeda vogliano vedere cosa sai fare. Anche il marchio BR è ancora un ottimo brand. Ecco, questa di Roberto Adinolfi potrebbe essere un’ottima dimostrazione. Altri analisti (si, di questo si tratta, vedi The Black Album, Carocci editore 2012) come Massimo Carlotto ci spiegano che la modernissima e sofisticatissima mafia russa sta investendo nel mediterraneo, in particolare nel Tirreno perché si proietta sul teatro post libico da una postazione ricca e protetta, come l’area franco –ligure, e che i russi pianificano l’intervento criminale in funzione delle strategie commerciali. Bene, … un gruppo come quello di Respiro Corto, la Dromos gang, potrebbe benissimo aver organizzato questo attentato per dimostrare che, oltre ad aver sotto controllo il processo nucleare commerciale in atto,  potrebbe divenire partner ideale per una joint- venture quaedista o brigatista. E lo ha firmato con la pistola (se non è una balla poliziesca), la Tokarev 7,62, gran pezzo d’antiquariato che denota un certo stile e una certa preparazione. L a rivendicazione del FAI, federazione anarchica informale è uscita dopo qualche giorno e aggiunge una stella a cinque punte ad un precedente logo anarcoide. Se gli autori sono loro evidentemente si sono presi il tempo necessario per svolgere i colloqui di autorizzazione all’uso del marchio…e con questo nuovo logotipo vogliono dirci che sono una nuova sintesi tra l'area anarchica e le Br.volantino_fai_280xFree.jpg

 

In ogni caso non ci sfugga che il problema di una nuova fase terroristica è che il suo successo dipende anche da cosa ne dice Matteo Messina Denaro, il quale dopo la caduta del governo Berlusconi, e con le nuove norme internazionali antiriciclaggio non sa più dove mettere le sue montagne di denaro proveniente da attività illecite e preme per l’apertura di un nuovo mercato legato ad infrastrutture energetico-militari… e a Matteo queste new entry devono risultare molto invadenti perché stanno proprio intasando la piazza.

 

 

 

 

 

Poscritto sulla gambizzazione:

                                               Franceschini, fondatore e leader brigatista nella fase in cui le Br cercavano ancora il consenso, racconta che fu l’ex parà Francesco Marra, infiltrato fin dalla prima ora e mai perseguito dallo Stato, ad insegnare e far adottare ai brigatisti la tecnica della gambizzazione.

 

Una tecnica che viene insegnata agli specialisti paracadutisti. (vedi Che cosa sono le brigate rosse Ed. BUR 2004, pg 136). Inoltre l’irriducibile Guagliardo, liberato l’anno scorso, ha chiarito con Sabina Rossa che suo padre non doveva essere ucciso, ma solo gambizzato. Fu Riccardo Dura, quel mattino a “raddoppiare”, a sorpresa, il tiro e uccidere Guido Rossa.

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