Plan B pill.

L’espressione Piano B per l’Italia e la Spagna è un’espressione già nota, dal novembre scorso, quando negli ambienti sovranazionali si decise di accelerare la fuoriuscita di Berlusconi. Essa è appena stata resa d‘attualità in questi giorni da un articolo della stampa economica estera, che riferisce l’idea che Monti sia rientrato in Italia senza niente in tasca. Dietro di essa (mi permetto perché si sa, di dietrologie si può parlare solo nei blog) c’è un messaggio preciso che viene dall’oligarchia finanziaria globale filoisraeliana: stavolta vi distruggiamo definitivamente il fianco sud, quello del gas. Vedete voi.

E’ il caso anche di osservare l’assonanza con l’espressione “Plan B pill”, ovvero il contraccettivo d’emergenza LEVONORGESTREL, maccheronizzato in “pillola del 5° giorno”, anch’essa dossier agitato in queste ore. Si tratta di una tecnica retroattiva per evitare che un rapporto indesiderato produca proliferazione. Ottima metafora per l’economia mediterranea, violata dallo scontro israelo/iraniano.

Tale scontro, che si era concentrato nell’ultimo anno in particolare sul fronte siriano, trova ora una tregua apparente con retromarcia israeliana. Bel rospo. I cinesi infatti hanno puntato su Obama accettando di rimettergli in moto l’economia in cambio della stagnazione nucleare e del rilancio delle energie alternative - in particolare delle solari fotovoltaiche ma non solo -, per le quali sono loro a detenere la quantità di risorse che si renderanno necessarie nello scenario post petrolifero. Ora l’occidente sta rinegoziando al proprio interno i termini dell’eutanasia petrolifera, e sarà un bel match.

Anche l’agitazione del dossier Emanuela Orlandi dovuto alla puntualissima iniziativa Veltroni/Cancellieri, viene buono per ricordare al Vaticano, ovvero all’Opus Dei attuale proprietaria dell’abazia di san’Apollinare, che non è il caso agire in proprio come fece Voityla quella volta di Solidarnosc. Perciò anche nel caso del compañero Fidel vanno rispettati i tempi di eutanasia. Ma soprattutto serve a ricordare a tutti che i debiti vanno saldati. Il triduo pasquale vada quindi celebrato all’insegna del padrenostro,  quello che: “rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori…”