Tenebrae Responsories

A quattro giorni dal solstizio, dopo la notte giovannea che ha concluso la venticinquesima settimana dell’anno, arriva il lunedì 25 che, come dice il nome stesso dedicato appunto alla luna, prepara il primo quarto. Un quarto che speriamo particolarmente ispirato e luminoso. Che illumini i potenti perché quel giorno, Mercoledì, è dedicato a Mercurio il quale come noto, non era esattamente un pacifista. Se poi le riunioni preparatorie, i mini-vertice bilaterali segreti, si terranno la notte del giorno precedente ovvero Martedì, ambè, allora siamo fritti perché quella notte che porta il nome di Marte (il quale è senza mezzi termini il Dio della guerra), non ci sarà ancora il chiarore del primo quarto e temo che i potenti saranno accecati dal buio… e sapranno dare solo la risposta delle tenebre.                                       *

Ma è proprio di pace, invece, che avremo bisogno quel giorno perché sappiamo, anche se solo tra le pieghe di qualche giornale, che ci sarà la riunione NATO per esaminare, dicono, la grave situazione determinatasi nei rapporti tra la Siria e la Turchia dopo l’abbattimento del caccia di Ankara. La Turchia, si sa, appartiene alla NATO  e quindi va “difesa”. Mah, speriamo bene perché adesso che Israele deve ingoiare (anche se ha già trattato e, spero, acquisito i termini di continuità strategico militare con il nuovo presidente prima che si insedi ufficialmente) il fratello mussulmano del Cairo, i suoi epigoni (di Israele of course) occidentali si faranno più esigenti di prima e vorranno offrire un trattamento geddaffiano anche ad Assad.

Io penso in  realtà che, dopo un anno che ci provano, gli armageddoni atlantici abbiano già deciso la linea dura e l’abbattimento di Venerdì scorso e le successive schermaglie antiaeree siano solo dei tests per saggiare i dispositivi di localizzazione ed intercettazione della difesa siriana. Prepariamoci quindi ad un altro giro di balle giornalistico-militari, come quelle insopportabili sulla Libia, e soprattutto: chi lo sa fare preghi per quel popolo, quelle madri, quei vecchi e quei bambini che le bombe, quelle democratiche, le riceveranno davvero in casa.

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Dal canto mio, che non so pregare, posso solo offrire un canto, come già ho fatto altre volte. E perciò, non sapendo cantare su internet, offro questo ascolto: Seniores populi, di Tomàs Luis da Vittoria (1548 – 1611)

Il testo si ispira ad un episodio molto noto e drammatico per chi conosce il vangelo di Matteo, ma negli echi di questo latino cinquecentesco, molto evocativo, qualcosa ci parla direttamente al cuore; e dice:

seniores populi consilium fecerunt ut Jiesum dolo tenerent, et occiderent: cum gladiis et fustibus exierunt tam quam ad latronem.

Collegerunt pontifices, pontifices et pharisaei concilium, concilium.

I sacerdoti, i sommi sacerdoti ei farisei riunirono un consiglio,

gli anziani del popolo consultati … per sottoporlo ad inganno e ucciderlo: con spade e bastoni come si fa per un ladro, si, per un ladro.

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I sacerdoti, i sommi sacerdoti ei farisei riunirono un consiglio. E il consiglio della NATO si tenne giusto il giorno prima che i potenti e i banchieri decidessero quanto costa rifinanziare l’Euro e mettere a punto una nuova arma finanziaria globale.

Un’arma che chiameranno Project Bond. E il cui scopo, un nobile scopo, sarà quello di difendere la democrazia, anzi portarla. Estenderla ai poveri della terra.

Il mio nome è Bond, James Bond… e sono un fervente democratico pacifista.