diario di lettura e scritture semiserie by Francesco Boschetto. Brevi recensioni
“Di
vent’otto ce n’è uno, tutti gli altri ne han trent’uno”. Grande verità, ma solo tre volte al quadriennio. Per quell’altra volta la verità è diversa. Ma allora la verità esiste o no? Niente paura,
è solo l’anno bisestile, niente di eversivo, è solo la conferma del vecchio adagio secondo il quale l’eccezione conferma la regola. Me l’ha ricordato stamattina Amalia, la mia edicolante
preferita, nonché illustre esponente della Fenagi (federazione nazionale dei giornalai di Confesercenti) quando sono andato a comprare Il fatto
Quotidiano, allungandomi tra le mani “29/2”, una simpatica pubblicazione quadriennale, supplemento del mensile “Scarp’ de Tennis” che invita a riflettere con ironia e serenità su vari
aspetti cronachistici vicentini del ciclo bisesto.
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Il tema di questa pubblicazione è riflettere sulla differenza tra come eravamo quattro anni fa il giorno del bisesto, come siamo oggi e come saremo (verosimilmente) nel bisesto 2016. Ebbene, intanto abbiamo Renzo Arbore che citando i “corsi e ricorsi storici” del suo concittadino Gianbattista Vico, ci fa notare che Berlusconi è stato sostituito, ridandoci la possibilità, o meglio, il “gusto di ritrovare un senso a parole come sobrietà, serenità, puntualità e perfino onestà”. Poi c’è Luca Ancetti che ci ricorda che il 29 febbraio 2008 non c’era Variati e nessuno l’avrebbe previsto, come non avrebbe previsto l’esondazione del Bacchiglione e la crisi dello spread.
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Poi abbiamo un piacevole invito di Diego Dalla Palma a salvare la bellezza con il coraggio, perché oggi come oggi rischiamo che non ci siano più elementi fondamentali come “intelligenza, personalità, cultura e ironia”; in pratica: “Chi caratterizzava la civiltà greca?” si chiede l’articolista,” I filosofi.” Si risponde. Ma “chi caratterizza la nostra civiltà? I cialtroni.” Perfetto, sono d’accordo punto e basta. Basta con i cialtroni al potere e prepariamo il 29 febbraio 2016 all’insegna della bellezza interiore, che è il vero presupposto di quella esteriore. Insomma, il 29 febbraio è un giorno che "per sua stessa natura succedono cose difficilmente ripetibili". Per cui:
Buon 29 febbraio prossimo venturo a tutti!