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diario di lettura e scritture semiserie by Francesco Boschetto. Brevi recensioni

Scherza coi santi (Pietro, Paolo e Stefano)

Scherza coi santi (Pietro, Paolo e Stefano)

Questo mese si chiude consegnandoci l’ultimo quarto di luna nel ricordo dei protomartiri come Stefano, Pietro e Paolo. Del primo ho avuto la fortuna e il piacere di leggere la leggenda aurea di Jacopo da Varazze, mentre dei secondi voglio ricordarmi le considerazioni di Alfredo Cattabiani (Calendario, pg 214).

Pietro e Paolo. Secondo la tradizione avrebbero ricevuto il supplizio assieme proprio oggi, il 29 Giugno, ma la cosa non regge al vaglio storico perché la persecuzione dei cristiani incominciò alla fine di Luglio, dopo l’incendio di Roma che avvenne tra il 18 e il 27 di quel mese. Secondo la studiosa Guarducci invece la solennità dei santi Pietro e Paolo è “il più antico esempio di trasfigurazione di una festa romana in festa cristiana” perché venne sovrapposta, dopo essere stata celebrata per decenni “in catacumbas” cioè in una località che si trova al terzo miglio della via Appia, alla festa dei gemelli Romolo e Remo che i romani celebravano il 29 Giugno.

Stefano. Secondo il Da Varazze fu il primo dei sette diaconi ordinati dagli apostoli. Egli era pieno di grazia e fortezza e faceva prodigi in mezzo al popolo, ma la cosa generava invidie presso i giudei che lo martirizzarono mediante lapidazione. Nella sua ricostruzione il Da Varazze oltre alle Scritture, fa riferimento ad Agostino ed afferma che Stefano venne lapidato il 3 Agosto dello “stesso anno in cui Gesù ascese al cielo”. Meno noto, anche se il Da Varazze lo scrive, è che sulla scena del martirio e quindi presumibilmente tra coloro che lanciarono almeno una pietra, c'era anche Saulo di Tarso, colui che diverrà poi Paolo lungo la via di Damasco.

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