diario di lettura e scritture semiserie by Francesco Boschetto. Brevi recensioni
Dopo la morte di Jane Seymour Enrico VIII era rimasto già due anni senza una moglie e tale fatto, dopo la rottura con Roma, cominciava a preoccupare il già indaffarato ministro Thomas Cromwell. L’Inghilterra era isolata e fu chiaro da subito che un nuovo matrimonio non sarebbe stato solo un fatto di corte, ma un affare internazionale. Un affare nel quale le considerazioni diplomatiche sarebbero state anche più importanti di quelle personali.
Ma certo anche queste ultime non potevano essere trascurate. Re Enrico insisteva fermamente sul fatto che la prossima moglie avrebbe dovuto essere prima di tutto una donna di suo gradimento. Di conseguenza quella che intercorse tra il 1538 e il 1539 fu proprio una bella sciarada. Agenti del Re vennero riservatamente incaricati di osservare con discrezione aspetto e carattere di varie potenziali spose. Pittori di corte, compreso Holbein, viaggiarono all’estero a caccia di somiglianze. Al Re di Francia venne chiesto di spedire a Calais dame della sua corte affinché esse potessero essere ispezionate da Enrico medesimo. Vennero fatti molti nomi e circolarono varie chiacchere, ma alla fine le candidate rimasero solo quattro.
La prima era Maria di Guisa, giovane vedova del Duca di Loungueville. Ma costei preferì concedersi al nipote Jacomo V di Scozia. Allora venne considerata la sorellina, ma venne anche spedito Holbein ad esplorare Cristina, la giovane sedicenne vedova del Duca di Milano. Gli schizzi di costei dal pittore ritratti avrebbero anche ottenuto un discreto successo, ma la fama, l’età e la stazza fisica di Re Enrico alla fine non lo favorirono.
Così trascorse inutilmente tutto il 1538, ma l’anno successivo l’opera di Cromwell si fece pressante fintantoché, per calcolo diplomatico legato a prospettive di pace con la Germania, Holbein fu inviato a ritrarre le due sorelle Anna e Amelia, sorelle del Duca di Cleves, vicino al confine con l’Olanda. E grazie al ritratto Anna suscitò finalmente l’interesse di Enrico.
Aveva 24 anni, era cresciuta nella corte di Dűssendorf con una educazione poco orientata ai libri e alla musica ma nonostante codeste qualità, gradite da Enrico, fossero mancanti, l’aspetto “dignitoso” la rendeva in qualche modo interessante anche nel confronto con la precedente moglie Jane. Il matrimonio fu contratto il 6 Gennaio 1540 (dopo conversione anglicana).
Esperta di ricamo e sapiente nel gestire il personale domestico, non riusciva però a generare desiderio in Enrico, causandone anzi repulsione tanto che il matrimonio non venne consumato. Questa almeno è la versione dei fatti che venne data a supporto della richiesta di annullamento, ma anche altre cause di natura diplomatica intervennero nella decisione di liberarsi di questa nuova moglie. In pochi mesi infatti erano maturate nuove ostilità tra l’imperatore e il ducato di Cleves, tali da rendere opportuno lo scioglimento del legame matrimoniale dopo solo un semestre.
La maggior parte di questo tempo venne spesa nel tentativo di stabilire che il precedente fidanzamento di Anna con il duca di Lorena non era mai stato ripudiato formalmente e pertanto costituiva una barriera legale alla liceità del matrimonio.
Sarebbe stata una via di uscita onorevole ma il fattore decisivo fu poi la mancata consumazione che venne dichiarata dalla stessa Anna. Ella fu di fatto collaborativa col Re e accettò l’onorevole titolo di “KING’S SISTER” (sorella de re) con case e terre in Inghilterra per compensazione. Si ritirò quindi dalla scena politica e visse in confortevole riservatezza fino alla morte che sopraggiunse nel 1557.
Nota. Thomas Cromwell fu il ministro vicario nonché segretario del regno che supervisionò alla dissoluzione dei monasteri beneficiando del favore reale fino alla sua stessa esecuzione che avvenne, appunto, nel 1540.