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L'immagine mostra il libro intitolato "Dal mondo del pressappoco all’universo della precisione" di Alexandre Koyré. Questo libro, parte della serie "Piccola biblioteca Einaudi" (numero 12), è stato pubblicato da Einaudi nel 1967, con la sesta edizione stampata nel 1980. Il sottotitolo del libro, "Tecniche, strumenti e filosofia dal mondo classico alla rivoluzione scientifica," indica che il testo esplora l'evoluzione delle tecniche e degli strumenti, oltre alla filosofia scientifica, dall'epoca classica fino alla rivoluzione scientifica. La copertina è caratterizzata da un design minimalista, con un semplice quadrato rosso al centro, un tema iconico che negli anni ottanta verra anche adottato come logotipo dqlla Cgil (Confederazione generale italiana del lavoro.
Alexandre Koyré è stato un filosofo noto per il suo lavoro sulla filosofia della scienza e la storia del pensiero scientifico. Il suo pensiero si concentra principalmente sulla transizione dal mondo medievale a quello moderno, evidenziando il ruolo fondamentale della rivoluzione scientifica del XVI e XVII secolo. Egli sostiene che la scienza moderna non è solo una successione di scoperte empiriche, ma rappresenta un cambiamento profondo nella visione del mondo, caratterizzato da una nuova concezione della realtà. Egli enfatizza il passaggio dall'idea aristotelica di un universo in cui dominano i corpi concreti e i loro moti, a un modello eliocentrico e matematico, dove le leggi della natura vengono formulate in termini quantitativi e universali. Inoltre, Koyré introduce la separazione tra soggetto e oggetto, che culmina nell'idealismo e nel razionalismo.
Questa edizione Einaudi contiene, dopo il lungo saggio introduttivo di quarantasei pagine di Paola Zambelli, due tra i suoi principali articoli: quello sul macchinismo e il piu famoso “Dal mondo del pressappoco all’universo della precisione”. Nel suo saggio sul macchinismo, Alexandre Koyré analizza l'impatto della rivoluzione scientifica e della meccanizzazione del pensiero sulla comprensione del mondo. Koyré sostiene che il macchinismo non è solo una questione di strumenti fisici, ma rappresenta un nuovo modo di concepire la realtà in termini di leggi matematiche e fisiche. Questo approccio porta a una visione del mondo come una grande macchina, dove i fenomeni naturali possono essere spiegati attraverso meccanismi razionali e quantificabili. Koyré evidenzia le implicazioni filosofiche e culturali di questa transizione, che segna una rottura con le concezioni medievali e teologiche della natura.
Nel saggio "Dal mondo del pressappoco all'universo della precisione," Viene esplorata la trasformazione della scienza da una fase dominata dall'approssimazione e dalla vaghezza a un'epoca caratterizzata dalla precisione e dalla rigorosità matematica. Koyré sottolinea come, durante la rivoluzione scientifica, gli scienziati abbiano iniziato ad applicare strumenti e metodi quantitativi per misurare e descrivere fenomeni naturali. Questo passaggio ha dato vita a un nuovo paradigma che consente una comprensione più profonda e accurata dell'universo, spostando l'attenzione dall'intuizione e dall'esperienza immediata alla razionalità e alla logica.
L'attualità del pensiero di Alexandre Koyré si manifesta nel contesto odierno della scienza e della tecnologia, dove la precisione e la quantificazione continuano a dominare. La sua analisi della transizione a un universo meccanico risuona nell'attuale era dell'intelligenza artificiale e dei big data, dove i modelli matematici e le simulazioni ricoprono un ruolo cruciale. Inoltre, la sua riflessione sulla separazione tra soggetto e oggetto invita a interrogarsi sull'etica della scienza moderna e sull'impatto delle innovazioni tecnologiche sulla società. In un mondo sempre più complesso,