Joseph Farrell qualche anno
fa era consigliere della moderna Walt Disney. Nel 2001 ha scritto Beards of Prey dove racconta, non senza qualche stereotipo tipicamente americano sull’Italia, che il DC9 di Ustica fu abbattuto
dai loro Top Gun per conto di Israele.
All’inizio i diritti
erano stati contrattualizzati solo per il mercato anglofono, ma nel 2007 la Mondadori ha comprato i diritti e pubblicato in Italia la traduzione di Giuseppe Gallo col titolo Predatori
Notturni.
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Viva l'Italia, l'Italia di Ustica e i suoi brontosauri
Lo ha solennizzato ieri il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano col
comunicato che segue, e lo ha commentato anche il deputato Rosa Callipari, il cui cognome muliebre ci richiama sempre il concetto che l’Italia è una repubblica a sovranità limitata.
Messaggio del Presidente Napolitano nell'anniversario del disastro di
Ustica
C o m u n i c a t o
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella ricorrenza del
trentaduesimo anniversario del disastro di Ustica, in un messaggio alla Presidente dell'Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, Daria Bonfietti, ha rinnovato ai famigliari
delle vittime la sua affettuosa vicinanza e quella dell'intero Paese: "E' motivo di profonda amarezza dover constatare come lunghi anni di indagini non abbiano ancora consentito di individuare i responsabili di una vicenda così tragica e inquietante. E' indispensabile che le istituzioni tutte profondano
ogni sforzo - anche sul piano dei rapporti internazionali - per giungere a una compiuta ricostruzione di quanto avvenne quella drammatica
notte nei cieli di Ustica e favoriscano lo svolgimento delle difficili indagini tuttora in corso. In questo contesto, ritengo pertanto meritevole di apprezzamento l'iniziativa di
celebrare l'anniversario rendendo pubblici gli archivi digitalizzati dell'associazione: iniziativa che rappresenta un ulteriore tassello dell'impegno generoso e costante dei congiunti delle
vittime nel perpetuare il ricordo di quel drammatico evento". [ corsivo mio ]
Roma, 27 giugno 2012
Quindi ora possiamo affermare, mossi da responsabile senso civico, che il
trentaduesimo anno esiste. E, calendario Maya permettendo, possiamo sperare che arrivi inesorabilmente anche il 33, con quello che significa… (vedi due post indietro). Ma io notoriamente sono un
inguaribile “dietromane” e non riesco a leggere questo comunicato senza correlarlo a quest’altro:
Anticipazione: Mercoledì 4 luglio riunione del Consiglio Supremo di Difesa al
Quirinale
C o m u n i c a t o
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha convocato il Consiglio Supremo
di Difesa, al Palazzo del Quirinale, per mercoledì 4 luglio 2012, alle ore 10.30.
L'ordine del giorno prevede la trattazione dei seguenti temi: esame dei principali scenari di crisi e delle loro possibili tendenze evolutive, con particolare riferimento agli sviluppi della
"Primavera Araba", alla situazione in Siria e Iran e all'andamento del processo di transizione in Afghanistan. Stato e prospettive
dell'impegno italiano nelle missioni internazionali; risultanze del vertice NATO di Chicago e sviluppi della cooperazione
internazionale per l'integrazione degli strumenti militari in ambito Alleanza e Unione Europea e a livello bilaterale; stato di attuazione del progetto di razionalizzazione e riorganizzazione
delle Forze Armate: aggiornamento sui principali aspetti (deflusso del personale in eccedenza; rimodulazione degli investimenti;
recupero di risorse per l'esercizio; prospettive di sinergia interministeriale, interforze, multinazionale e civile-militare; piano di comunicazione) e provvedimenti sin qui assunti. [ corsivo
mio ]
Ora, lasciando stare la facile domanda polemica che mi viene sulla punta della
lingua, e cioè se il “deflusso del personale in eccedenza” avviene o no attraverso un accordo di esodo e se in tal caso sia stata invitata la ministra Fornero a munirsi di calcolatrice, io penso
che la riunione serva a ratificare il via libera per l’attacco siro iraniano e cercare di capire quanto costa. Nel frattempo si fa impellente il bisogno di svecchiare i brontosauri annessi allo
stato maggiore e quindi bisogna mandar loro un segnale preciso di accondiscendenza all’esodo, senza però alzare troppo il prezzo perché siamo in tempi di spending review…
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Ricordo che il Corriere della Sera del 22 settembre 2011 ha annunciato dopo 31 anni
di ritardi, che il DC9 di Ustica fu abbattuto durante un’azione militare segreta in cui “c’era un altro velivolo militare” e che pertanto non ci fu
alcuna bomba. Fu uno scontro tra caccia ed uno di essi si nascose sotto il DC9 attirando il missile.
Questa è oggi la verità ufficiale. Pertanto il problema oggi non è più quello di
ottenere la verità sulla querelle bomba o non bomba perché è acquisito giuridicamente che fu un missile ad abbattere quell’aereo con 81civili a bordo. Il problema oggi è piuttosto quello di dare
o no in pasto all’opinione pubblica i colpevoli delle coperture e depistaggi illegali che vennero messi in atto per nasconderla. Quindi la presidenza sta parlando a nuora (il popolo) affinché
suocera (i generali della marina e dell’aeronautica) comprenda che si rischia di passare alla fase del “fuori i nomi”. Problema questo di non poco
conto se qualcuno di tali nomi è ancora in carica…
Anche perché possiamo scommettere che i brontosauri che oggi sono in alto nella
carriera sono proprio quelli che allora erano solerti attendenti.
In tempi di antipolitica montante,
considerando che il giudice Paola Proto Pisani ha condannato il ministero della difesa e del tesoro ad un risarcimento pari a 1000 (mille) milioni di euro per la vicenda Ustica, non sarebbe poi
tanto fuori luogo l’idea di cominciare sequestrando le buone uscite dei suindicati brontosauri.
Ovviamente le mie sono solo maldestre supposizioni da vecchia zecca comunista, ma per
chi ama proprio le supposizioni, che sono un grande fattore di ispirazione narrativa, posso suggerire una lettura.
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