diario di lettura e scritture semiserie by Francesco Boschetto. Brevi recensioni
La notte delle sante Marta e Serafina, due nomi diseguali quanto ad attualità, sarà quest’anno illuminata dall’ultimo quarto di luna e darà il via alla trentunesima settimana dell’anno. In quest’ultima settimana si compirà anche il settimo mese dell’anno convulso che stiamo passando. Un anno che per ora non si fa invidiare.
Di solito questa mensilità è abbastanza ricca perché contiene i premi di produzione, oppure nel casi migliori la quattordicesima. E per chi non riceve nessuna di queste due voci retributive ci dovrebbe almeno essere in busta paga il conguaglio fiscale. Un conguaglio a volte cospicuo, tanto da creare in certi casi problemi di cassa alle imprese già troppo esposte, oppure alle imprese in credito, insoluto, dallo Stato. E quando questo succede fa girare le balle ai dipendenti, se non addirittura allarmare perché si constata che il datore (sostituto d’imposta) sta trattenendo soldi che riguardano partite non sue ma dello Stato. E in questo caso il lavoratore dipendente si ritrova vittima di una doppia inadempienza: quella dello Stato e quella del datore di lavoro. I telegiornali però parlano solo di quella dello Stato verso le imprese, cavalcando Confindustria.
Ma tralasciamo le questioni sindacali perché sono fuorimoda e passiamo all’attualità.
1 – Pare che Pope Francis parli apertamente di lobby gay, ma per attaccare il lobbismo, non i gay. Bene, un altro passo avanti nella direzione della tolleranza e il riconoscimento della condizione umana reale. Il Fatto Quotidiano spiega che gli stilisti di paramenti sacri sono tutti gay e controllano un business da miliardi dietro le nuvole d’incenso. Mi are un po’ troppo tirata come campagna di attacco alla curia, in particolare, pare, a Bagnasco. Meglio occuparsi del fatto che la Chiesa a Copacabana ha danzato, suore comprese, assieme al popolo e questa manifestazione di danza e preghiera ha mostrato una sintonia col popolo di fedeli che non c’è da nessun’altra parte. In casi come questo la nuova vicinanza tra la Chiesa e la base è un fatto eclatante. E non è stato il popolo ad andare dal papa, ma il contrario. A mio avviso c’è quindi da imparare più che da criticare.
2 – Pare che riprendano le trattative di Pace israelo-palestinesi. Magari. Se alla fine avremo i due popoli/due Stati sarà un bene per tutti e si chiuderà una vertenza di portata storica che ha tormentato il ventesimo secolo. In questo frangente stanno perdendo Hamas e i Fratelli Musulmani. A me non dispiace, i loro metodi di lotta si basano sull’idea che la vita umana valga poco o niente in confronto al Paradiso di Hallah e proprio per questo generano nell’occidente quella paura che finora ha impedito un loro sereno riconoscimento. Quando approderanno ad un pensiero di tolleranza avremo la pace vera, per ora ben venga quella politico-militare.
In ogni caso essendo io uomo libero e non essendo in questa vicenda assolutamente neutrale, ma filopalestinese, mi concedo la seguente divagazione: Israele sta trattando la liberazione (solo apparentemente unilaterale, in realtà concordata con i mediatori internazionali) di prigionieri perché ha finito i soldi, e allora passa direttamente allo scambio di merci, ovvero la merce della quale è più ricca, i prigionieri. Di questi ne ha ancora molti e mantenerli costa. C’è però un limite a questa operazione: non essendoci dichiarazione di guerra con Hamas, perché non viene ancora riconosciuto lo Stato Palestinese, si tratta di prigionieri civili, con un’incidenza crescente sul bilancio centrale. Mentre i prigionieri egiziani, siriani ecc. sono militari e perciò vanno trattati secondo gli standards della Convenzione di Ginevra, anche per i costi in caso di pacificazione.
3 - A Bagdad invece anche oggi sono morte altre sessantadue persone per terrorismo. Ma non avevamo portato la pace e la democrazia? Ma non avevano Blair, Bush e Berlusconi ingaggiato dieci anni fa una lotta di liberazione per il popolo iracheno destinata a fare onore a tutto l’Occidente? Direi che erano solo balle, balle solenni e quello che è certo è che quei bambini nati sotto le bombe non ci dimenticheranno e non passeranno molti anni ancora prima che ce la facciano pagare. La Storia non perdona, aspetta solo che finiamo i soldi… e ormai non ci manca molto.
Come you masters of war […] I just want you to know / I can see trough your masks. (Bob Dylan)