diario di lettura e scritture semiserie by Francesco Boschetto. Brevi recensioni
[7 settembre 2013]
Ottimo commento di Massimo Gramellini su La Stampa di oggi. Nella sua rubrica di prima pagina “Bungiorno” egli infatti scrive che “La Patria è mobile” dando quindi un preciso tono sarcastico allo speciale cultura che si ritroverà nelle pagine interne dedicate alla ricorrenza immanente del 8 Settembre 1943, giorno dell’armistizio. Egli ricorda che:” La mattina di settant’anni fa il re che da poco lo aveva fatto arrestare (Mussolini) ricevette l’ambasciatore nazista per rassicurarlo sulla fedeltà all’alleanza con la Germania.” Ma il giorno dopo tutti sappiamo che egli col maresciallo Badoglio fecero l’esatto contrario. Ora, l’attualità di quel voltagabbana storico con tanto di presa per i fondelli di un alleato già tradito, non sta solo nella ricorrenza di calendario, ma anche nella conclusione tutta italiana del G20 conclusosi in nottata a Pietroburgo. In tale circostanza infatti, scrive Gramellini, “Quando sulla Siria hanno fatto la conta delle nazioni schierate con Obama e di quelle che concordavano con la posizione opposta sostenuta da Putin, (l’Italia) si è ritrovata inserita in tutti e due gli elenchi.” Ed io gli credo pienamente, “mercanti e mediatori” siamo, ma assolutamente “sine nobilitate” e fin a poco tempo fa con una singolare macchietta a rappresentarci.
Mi interessa però il suo accenno alla terza guerra di indipendenza, quella che si è conclusa con l’annessione del Veneto all’Italia, che già esisteva da cinque anni. Ebbene, scrive sempre Gramellini, “essa fu un tripudio di giravolte ed equilibrismi come non se ne vedono neanche al Cirque du Soleil”. E’ verissimo, ma è strano che lo si dica così chiaramente. Fino a poco fa lo sapevano solo gli storici. Certo non veniva raccontato nei libri scolastici. Gramellini cita in proposito un commento sprezzante di Napoleone III: “Ah, gli italiani, ancora una sconfitta e mi avrebbero chiesto Parigi!”. Penso che basti e avanzi. Sono certo che è tutto vero…
Tra dieci giorni il Consiglio regionale del Veneto dovrebbe esprimersi sulla proposta di Legge 342 relativa all'effettuazione di un referendum per sottoporre a verifica la volontà popolare di stare in Italia. Tra le argomentazioni dei presentatori c'è anche la non validità del plebiscito 1866. Lo sa Gramellini?