diario di lettura e scritture semiserie by Francesco Boschetto. Brevi recensioni
Un anno fa esplodeva il caso Snowden. Obama e i media americani nelle prime settimane lo condannarono duramente come un traditore della Patria e poi via via che la vicenda si snodava in uno degli affaires spionistici più grossi del secolo, lo lasciarono definire “wistleblower” che designa una specie di collaboratore. C’è stata una lunga trattativa nelle stanze dell’aeroporto di Mosca che si è conclusa con la protezione russa. Ora Snowden viene intervistato da una delle principali TV USA (la NBC) chiedendosi retoricamente se Snowden in definitiva non sia un Patriota… In questi mesi durante i quali i rapporti USA/PUTIN si sono fortemente guastati e gli americani hanno coinvolto l’Europa nella vertenza ucraina, si è sviluppato anche il caso NSA che costituisce a mio avviso solo la punta dell’Iceberg.
Insomma un bel casino, ma rimane il problema: a che punto siamo?
Big Brother. Nel romanzo di Orwell, 1984, il governo totalitario monopartitico è guidato da un leader occulto, Big Brother, appunto. L’aspetto da cogliere in particolare è che l’identità personale del potere che governa non è nota ma è occultata agli occhi dei cittadini. Noi siamo ormai in situazione analoga, ma in nome della nostra razionalità ci ostiniamo a rimuovere il problema. Oggi lo spionaggio di massa è una realtà, come dimostrano lo scandalo NSA e la vicenda Snowden, e ciò avviene attraverso nuovi media e tecnologie elettroniche. Il problema non è più come controllare l’individuo, ma è quello di come conservare e trattare i dati.
Questa è la partita aperta a livello globale.
Di questo problema si parla correntemente in molte pubblicazioni, anzi direi che è visibilmente in atto una campagna di informazione massiva, ma non si forniscono gli strumenti atti a far maturare uno spirito critico nel cittadino. Al contrario se ne parla in contesti di spettacolarizzazione (Voyager, Mistero ecc.) cosicché quando arrivano leggi come quelle sulla privacy si lascia che si sviluppino sciocche polemiche contro la burocratizzazione che colpirebbe le piccole imprese (cosa vera, ma per altre ragioni) invece di spiegare approfonditamente cosa si rischia.
Ma gli americani, il popolo nordamericano, sembrano avere oggi un diverso approccio che non sottovaluta il problema. Sarà bene seguire il loro dibattito.