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diario di lettura e scritture semiserie by Francesco Boschetto. Brevi recensioni

Le scie di Armageddon

[3 giugno 2013]

Com’è noto i blog servono per mettere in Rete le verità negate dal sistema orwelliano, o comunque divulgare notizie scomode. Di solito i blog complottisti che si occupano di scie chimiche sono additati tra quelli inaffidabili. Può darsi che sia vero, ma allora non saprei come prendere questa uscita del TG1.

http://youtu.be/BjRBmMzifwc

Ovviamente la notizia è decontestualizzata. E di solito viene presentata con la tecnica del panino, cioè preceduta e seguita da altre notizie che ne svuotano l’efficacia. Per cui uno non capisce completamente il senso e la portata dell’informazione. Comunque questa ammissione del TG1 oggi assume un significato più preciso alla luce del round in corso per la revisione dei vecchi trattati sulle armi chimiche.

Esso sta per giungere alla sua fase apicale per cui, se passa, verranno progressivamente distrutti i vecchi arsenali e riconvertiti i vecchi siti. La disputa probabilmente si era impantanata sui tempi di dismissione ( Russia Today parla di quattro anni oppure sette a seconda delle esigenze dello scenario locale). Il più delicato di questi scenari ovviamente ha fino ad ora riguardato la Siria, ma è probabile che lì si giunga, nonostante le apparenze, ad una stabilizzazione.

Mentre la criticità si va estendendo da un lato in Turchia e dall’altro sempre più sul il fronte israelo/iraniano.

L’altra notizia riguarda le benzodiazepine.

Nei giorni scorsi nel padovano, una sessantenne sotto effetto di sostanze medicinali incompatibili con lo stato di attenzione richiesto dalla guida di un’auto, ha investito col suo SUV una giovane donna mentre camminava sul ciglio della strada. L’ha trascinata mortalmente per oltre quattro chilometri lasciando una lunga scia di sangue sull’asfalto. Si ipotizza che la vittima sia rimasta agganciata per tutto il tragitto. Ma il punto che la stampa sorniona insinua, è che la vittima per tutta una prima parte del tragitto avrebbe lanciato ripetute richieste di aiuto battendo ripetutamente su tetto dell’auto e rimanendo disperatamente inascoltata.

La donna al volante aveva la patente di guida regolarmente rinnovata da poco e questo dettaglio potrebbe anche coinvolgere le responsabilità del medico che le ha prescritto il farmaco. La normativa infatti prevede che venga informato l’ufficio preposto al rinnovo delle patenti dal medico stesso, con l’effetto, spesso, di un ritiro della patente di guida. Inoltre varie sostanze, come ad esempio il Tavor, fanno scattare la lucetta rossa ai controlli anti alcool della polizia. E gli operatori della polizia non sono addestrati a distinguere tra drogati e persone sotto prescrizione medica. Tutte queste sfumature rendono succoso il caso per la stampa locale, ma in questa volta ne ha parlato anche la televisione nazionale. Come mai?

il punto che non viene evidenziato è che il trattato in corso di elaborazione sulle armi chimiche (forse sarebbe meglio dire NUOVE armi chimiche) si occupa anche di questi farmaci, ipotizzando nuove regolamentazioni, ivi compresa la tracciabilità, per controllarne gli stoccaggi. Del resto l’uso nell’ambito della sanità militare della benzodiazepina più famosa, il Diazepam, è già noto.

C’è poi una terza notizia, una notizia che non è ancora arrivata, ma potrebbe arrivare e della quale spero non aver mai riscontro. Riguarda le dinamiche di repressione della piazza turca in questi giorni. A tutt’oggi ci sono moltissimi feriti, ma nessun morto e la cosa puzza. Si stanno sperimentando gas paralizzanti di nuova generazione? Sarebbero i figli, o forse i nipotini, delle benzodiazepine. Esse vengono spruzzate sui dimostranti dagli elicotteri dopo aver isolato la piazza per impedire il soccorso. I morti vengono dopo, quando sono trascorse molte ore e non muoiono sotto i colpi della polizia, con la conseguente magnitudo mediatica, quelli muoiono per omissione di soccorso.

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